L’incubo sembra riaffiorare. Priva del suo padrone per 6 mesi – dopo l’addio del Pipa Higuain – il numero 9 rossonero fa tremare ancora una volta i tifosi rossoneri. Sei amichevoli estive, ininfluenti, ma tanto bastano per far tornare qualche preoccupazione.
Era il 10 luglio quando il Milan e Piatek hanno deciso di comunicare e mostrare al mondo a strisce rossonere la decisione di assegnare il numero 9 al polacco, dopo un più che soddisfacente “apprendistato” di 6 mesi. Kris è il nono giocatore dopo SuperPippo Inzaghi a sfidare la maledizione. Nove come i gol che ha siglato dal suo arrivo a Milano: un percorso in calando, comunque un numero di gol considerevole e significativo per attestare che il passaggio da Genova non aveva scalfito le sue doti da bomber. Una scelta dettata anche dal marketing, ma l’evidenza dice che da quando il polacco ha indossato la nove “maledetta” in 6 apparizioni , ha depositato il pallone in rete solo una volta, purtroppo in fuorigioco.
La responsabilità, ovviamente, non è solo del Pistolero. Mister Giampaolo, forse per tutelarlo, ha ammesso che il bomber rossonero risente più di tutti della fatica dovuta alla preparazione. Ma qualcosa non torna, poiché l’anno scorso il polacco aveva colpito anche nel precampionato con la maglia del Genoa. Con l’inizio della stagione alle porte, è ancora troppo presto per scaricare le colpe su Piatek: il Milan sta cambiando metodi e filosofia di gioco e solo il tempo ci darà le risposte. Da quanto visto finora, il Pistolero è sembrato un po’ avulso, poteva concludere meglio, ma è stato anche servito poco e male.
Il precampionato lascia, comunque, a Giampaolo indicazioni importanti su ciò che va migliorato in fretta: la finalizzazione. 5 reti in 6 test sono un segnale. Davanti le uniche risposte positive sono arrivate dal solo Suso, da pedina di mercato a intoccabile, sembrato subito in palla e a suo agio in un ruolo “nuovo” . Materiale di lavoro anche per la dirigenza, che proverà in queste ultime due settimane di mercato, pronta a regalare a Giampaolo una seconda punta di valore, in grado di innescare e accendere un attacco parso troppo spento. Perché già tra una settimana si inizia a fare sul serio e non ci saranno più giustificazioni.