Ultima tappa della International Champions Cup per il Milan, avversario il Manchester United. La cornice è il Principality Stadium di Cardiff, teatro della finale di Champions League del 2017 (Real Madrid-Juventus 4-1).
È un primo tempo a due facce: nella prima meglio lo United, nella seconda meglio il Milan. Ma proporzionalmente nel suo periodo di superiorità il Milan fa molto meglio di quanto non faccia lo United nel proprio. A dire il vero l’approccio alla gara di quelli di Giampaolo non è sbagliato, ma nemmeno esaltante. Da una palla rossonera persa a metà campo, nasce il vantaggio United al 14′: Rashford fa quello che vuole sulla sinistra, rientra due volte in area e punisce sul palo lontano Donnarumma (deviazione decisiva). Poco più di dieci minuti e il Milan la pareggia. Palla persa in uscita da Matic, recupero di Castillejo che offre a Suso: lo spagnolo, che un minuto prima aveva sfiorato il gol col classico mancino a giro sul secondo palo, col sinistro trova l’angolino dal limite. Gli ultimi 20 minuti della prima frazione sono un monologo rossonero, fatto di pressing sistematico, fraseggio e ricerco del trequarti. Protagonista assoluto è Suso, che dietro le punte fa il fenomeno. A 5 dalla fine De Gea salva su Piatek, non lontano dal 1-2.
L’inizio del secondo tempo è più equilibrato. Nei primissimi minuti lo United sembra rientrato meglio. In realtà la supremazia dei Red Devils dura poco. Poi è il Milan che ricomincia a macinare gioco e occasioni: dopo 5 minuti Piatek tutto solo davanti a De Gea decide di passarla al portiere spagnolo, pensando di essere in fuorigioco quando invece sarebbe regolare. Ma è il preludio del vantaggio. Passano 10 minuti e sul cross di Suso dalla destra nasce il 2-1 di Castilejo, che sfiora soltanto con la testa: letale per lo United la deviazione di Lindelof. Poi il Milan si riabbassa e lo United colpisce ancora, questa volta col neo entrato Lingaard che incrocia dalla sinistra sul palo lontano. Nell’ultima parte di gara ci sono tanti cambi e un equilibrio maggiore, senza troppe occasioni. Da sottolineare il rientro in campo dopo nove mesi di Bonaventura e l’ingresso di qualità di Daniel Maldini.
Ai rigori perfetti Calhanoglu, Silva e Bonaventura. Segna anche Krunic, sbaglia Maldini, forse tradito dall’emozione.
Insomma un ottimo Milan, sicuramente il migliore di questo precampionato. Le note positive arrivano in primis a livello tattico: finalmente il pressing sistematico e un fraseggio produttivo. A livello tecnico ancora qualcosa da migliorare, soprattutto per Piatek, a secco tutta l’estate. Da applausi Suso, che smentisce tutti coloro pensassero non potesse giocare da quelle parti.
This post was last modified on 3 Agosto 2019 - 20:48