Sarà un Milan negli uomini identico a quello di Gattuso quello che scenderà in campo questo pomeriggio a Udine per l’esordio in campionato. Eppure, paradossalmente, sarà un Milan del tutto diverso a livello tattico, di idee e schemi. Già perché se probabilmente oggi non si vedranno troppe novità dal punto di vista dei nuovi innesti, la richiesta di Giampaolo alla squadra è precisa: mettere in atto il lavoro che è stato fatto sul campo in questo mese e mezzo di preparazione. O quantomeno provare a farlo: lui stesso afferma che ci vorrà del tempo per assimilare completamente tutti i concetti. Dunque è inevitabile che vada concesso del tempo sia a lui per farsi capire dai giocatori sia ai giocatori per capire al meglio lui.
Insomma quello di Udine è un primo test fondamentale in tanti sensi. Per capire, appunto, quanti e quali siano ancora gli step che mancano per arrivare a concretizzare a pieno la filosofia calcistica del nuovo allenatore. Per vedere da vicino e sul campo cosa serva davvero, a livello di uomini, a questo a Milan. E cosa invece no, perché la soluzione la si ha già in casa. Infine fondamentale dal punto di vista psicologico: potenzialmente esaltante, potenzialmente demoralizzante. Forse è proprio questo l’aspetto che più spaventa, in una squadra che già l’anno scorso dimostrava di non saperci fare in questo senso. E che quest’anno è ancora più giovane e, sulla carta, mentalmente fragile.
This post was last modified on 25 Agosto 2019 - 12:05