Donnarumma-PSG, va in scena la seconda parte. Dopo il primo affondo dell’ex milanista Leonardo per il portierone classe ’99, respinto dal Milan e anche dallo stesso giocatore il quale avrebbe giurato amore eterno al rosso e al nero, la situazione tra i pali pareva essersi consolidata, rimanendo di fatto quella della scorsa stagione: Gigio titolare, ‘chioccia’ Reina portiere di Coppa pronto a subentrare in caso di necessità e fratello Antonio terzo di lusso con un ingaggio da 1 milione a stagione, con Plizzari ancora in prestito dopo una stagione trascorsa più con la Primavera che in prima squadra.
Ma non è finita qui invece. Il buon – si fa per dire – Leo infatti dopo la cessione di Trapp all’Eintracht di Francoforte è tornato all’attacco e allo stesso tempo, nonostante la volontà del giocatore, la società di via Aldo Rossi con le ultime mosse di mercato ha lasciato intendere di non voler respingere a priori nessun tipo di proposta: amore per la maglia o meno – la storia di Cutrone insegna -, 60 milioni di euro nelle casse e una plusvalenza netta sono in ogni caso manna dal cielo per un Milan che ha già speso tanto e che rimane sotto le lenti della UEFA. 60 milioni appunto, non meno. Questa è l’unica cosa di cui siamo certi dopo che Maldini e Boban hanno bocciato circa un mese fa la proposta del PSG, che per il numero 99 rossonero aveva messo sul piatto Areola più 20 milioni.
Ma se Donnarumma vuole restare e il Milan è d’accordo, allora è un altro discorso, che va però conunicato. In questi giorni si è espresso Andrea Conti e il suo procuratore a seguito. L’ha fatto quello di Castillejo, altro giocatore in bilico con l’arrivo di Giampaolo. Siccome difficilmente lo farà e lo farebbe un volpone come Mino Raiola, sarebbe necessaria una presa di posizione netta del ragazzo, che tra una bufera e l’altra, a febbraio ha compiuto 20 anni e ha raggiunto quella maturità sufficiente per rassicurare i suoi tifosi.
Fuochi di paglia parigini o soliti teatrini raioleschi? È difficile rispondere a questo quesito. Quello che ancora lascia in apprensione tutto l’universo milanista è il silenzio tombale di Donnarumma. Un Donnarumma che se tanto ama il Milan, potrebbe serenamente dichiararlo al mondo.