Quasi tutti lo vogliono, nessuno lo prende: André Silva vero rebus del mercato in uscita

Da plusvalenza insperata a problema (quasi) annunciato: André Silva in questo momento del mercato sta complicando non poco i piani di Boban e Maldini. E pensare che dopo la prime giornate della passata stagione pareva fatta (e alcuni gridavano al rimpianto): prestito al Siviglia, doppietta all’esordio, 6 gol nelle prime 4 gare e un riscatto praticamente scritto. Poi l’involuzione, il ritorno a Milano a fine Liga e il passaggio al Monaco per 30 milioni orchestrato da Jorge Mendes. Saltato purtroppo, per motivi ancora poco chiari tra visite mediche e accordi contrattuali.

Resta però che il Milan a dieci giorni dall’inizio del campionato ha bisogno di fare cassa e di una spalla per Piatek (ammesso che Leao venga considerato vice del polacco) affidabile e convincente. Non è un segreto poi che, più che dispiacere a Giampaolo, sia la società ad avere la necessità di fare cassa con il portoghese per coprire in parte le importanti uscite (circa 100 milioni) e per tentare un colpo di fine mercato, magari proprio davanti. Oltre, e non è un discorso da sottovalutare, ad evitare eventualmente un’uscita di lusso, come quelle di Donnarumma o Suso.

Ad oggi, uscito definitivamente il Monaco dalla corsa all’ex Porto, solo squadre di Liga come Espanyol e Valencia paiono interessate, ma non in maniera troppo concreta. Qualora proprio non si riuscisse a cederlo a una cifra congrua, André Silva rischierebbe di fare la fine di gente come Bertolacci, ovvero della riserva di lusso. Anche se è presto per affrettare sentenze: il tecnico ex Samp ha già dimostrato con l’esperienza Schick di saperci fare con giocatori dotati di certe caratteristiche – buona tecnica, eleganza ma anche scarsa personalità – e non è da escludere che con la cura Giampaolo Silva possa rinascere e tornare ad essere quello che due anni fa aveva fatto innamorare Massimiliano Mirabelli e di cui CR7 diceva un gran bene.

Elena Fadini

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