Zvonimir Boban è uno che tendenzialmente non sbaglia. Non sbagliava quasi mai sul campo, non ha mai sgarrato fuori. Tendenzialmente è uno di cui ci si può fidare, soprattutto se si parla di calcio (ma non solo). E allora se a dire che quella di “Giampaolo è stata una scelta facile, rapida e logica” è stato lui, i tifosi del Milan possono stare tutti un pelo più tranquilli.
Nella conferenza stampa di oggi il protagonista non era lui. Eppure in qualche modo, a tratti, è riuscito a prendersi la scena. Forse non volontariamente, ma resta il fatto che ciò che è in grado di trasmettere Boban non sanno trasmetterlo tutti. A partire, per fare un nome, da Paolo Maldini, che nel suo primo anno di Milan da dirigente mai aveva comunicato una fiducia tale. Esattamente, Zvonimir Boban trasmette fiducia. E in questo senso oggi si è già mangiato Maldini, definendo di fatto le gerarchie dirigenziali del Milan che è nato.
Fiducia, sì, ma anche lucidità e fermezza. E una naturale capacità di adattamento, dovuta all’uomo Zvonimir Bobab, più che allo sportivo. Per questo il fatto che per lui sia una prima volta non deve spaventare i tifosi del Milan: lui, di certo, spaventato non è. Anzi: “Per me è un’avventura parzialmente nuova, ma ormai l’esperienza nel settore ce l’ho e mi adatto subito alla situazione“. Ecco, da come ha parlato oggi e da ciò che è riuscito a trasmettere sembra proprio che si sia già adattato.
Insomma il croato è un bene per il Milan a livello sia dirigenziale che sportivo. Perché proprio questo equilibrio è il principio perseguito dal Milan come società e di cui necessitava in termini di figure. Boban sembra poter rappresentare il laccio perfetto fra squadra e società. Tra temi di squadra e di azienda. E il Milan, a cui va dato il merito di averlo scelto, adesso non può che goderselo.