Sarà pure il tormentone di ogni estate. Sarà pure sempre criticato per il suo contratto troppo costoso (6 milioni a stagione) con possibilità di rinnovo di un altro milione a settembre. Ma quanto è importante Gigio Donnarumma per questo Milan? Lanciato da Sinisa Mihajlovic quattro anni fa, il portierone di Castellammare di Stabia si è preso la fiducia di compagni, allenatore e Società in poche stagioni. E oggi, a meno di quattro anni di distanza dal suo esordio contro il Chievo il 28 ottobre 2015, è una delle certezze più importanti su cui il club può fare affidamento. Un giocatore che è stato più volte vicino all’addio, secondo quanto scritto dai principali quotidiani, ma che ha dimostrato tutto il suo amore ai colori rossoneri, decidendo più volte di rimanere e rifiutando grandi squadre che l’hanno corteggiato a lungo come Psg o Real Madrid.
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Il numero 99 rossonero, ricordiamo, è finito al centro di polemiche un giorno d’estate di due anni fa quando gli allora dirigenti Fassone e Mirabelli annunciarono in una conferenza stampa di non aver trovato l’accordo per il rinnovo con l’agente del giocatore, Mino Raiola. Da lì giornali iniziarono a fantasticare sulla possibile destinazione e i tifosi, infuriati e delusi per essere sul punto di perdere una stellina nascente, iniziarono a prendere di mira i social del portiere criticandolo a più riprese. Alla fine, però, Gigio è salito in cattedra: ha stoppato la volontà del suo agente, un arcigno ex pizzaiolo italo-olandese resosi famoso per gestire le scelte di Zlatan Ibrahimovic, e ha deciso di firmare il contratto con il Milan. Oggi, a due stagioni di distanza, nonostante sia l’anno scorso che quest’anno si è parlato ancora di cessione, Gigio si appresta a iniziare con la squadra che tifava sin da ragazzino la sua quarta stagione da portiere titolare, così come sarà quando scenderà in campo con la Nazionale di Roberto Mancini. Le sue prestazioni sono cresciute nel corso del tempo e anche lo scorso campionato si è reso protagonista di parate che hanno salvato il risultato di diverse partite. Tre esempi? Il rigore parato a Ciano del Frosinone nella penultima di A, con un accesso in Champions ancora da giocare, i salvataggi all’Olimpico contro la Roma che hanno permesso al Milan di chiudere 1-1 con lo scontro diretto a favore (l’andata a San Siro finì 2-1 per i rossoneri, gol in extremis di Cutrone) o la parata su Iago Falque in Milan-Torino (finita 0-0).
Anche domenica, contro il Benfica, nei 45′ giocati prima di lasciare il posto a Reina, Gigio si è reso autore di tre interventi fondamentali che hanno salvato il risultato. Il primo su Gabriel, il secondo su Rafa. Poi sul tiro di Appelt diretto al primo palo che poteva finire in rete, sventato con un ottimo colpo di reni. Un vantaggio che purtroppo è arrivato nella ripresa con il fortunoso gol dell’ex Adel Taarabt. Nonostante le tante critiche, Giampaolo può contare su una certezza tra i pali, oltre a una squadra che ha dimostrato di saper giocare più a pallone rispetto alle scorse stagioni. Manca però ancora il gol e un vice Piatek che sappia servirlo a dovere. Castillejo necessita ancora di crescere, come non va purtroppo bene rimanere a 0 reti segnate dopo due gare di Icc giocate, soprattutto se nei primi 45′ della sfida con il Benfica hai almeno cinque occasioni così come ce le hai avute di altre con il Bayern Monaco mercoledì scorso. Intanto, però, Donnarumma rimane al Milan e per il club è una fortuna poter tenere un potenziale ‘fenomeno’. E chissà che in futuro non diventi una vera e propria bandiera della squadra che ha sempre amato.
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This post was last modified on 29 Luglio 2019 - 20:48