Non so se la vostra prima impressione è stata la stessa dopo Bayern-Milan, ma se Theo Hernández gioca così allora c’è da divertirsi sul serio. Passi che era solo un’amichevole estiva e i ritmi non erano dei più forsennati, ma, dopo il gol nell’amichevole contro il Novara, il terzino ha lasciato a tutti i tifosi rossoneri un altro bel biglietto da visita. Progressioni sulla fascia che non si vedevano da tempo e superiorità numerica creata più volte che ha permesso ai suoi compagni di andare più volte vicini al vantaggio. Ma se al 4′ il suo tiro è stato respinto da Neuer, dopo aver messo a sedere Kimmich, al 21′ è stato Maldini, dal dischetto, a sparare alto di piattone il suo assist da dentro l’area sinistra. E pazienza per l’errore di Strinic, che ha permesso a Goretzka di segnare il gol vittoria. Si vede proprio la mano di Zidane quando il giocatore francese era al Real Madrid.
Mettiamo subito le mani avanti. È solo un match estivo e le vere partite inizieranno dal 25 agosto, giorno della prima di campionato. È anche vero che i movimenti del giocatore verranno studiati da tutti gli allenatori di A e qualcuno riuscirà sicuramente a limitarne le giocate. Ma se queste sono le premesse non c’è niente di male. Facciamo un salto indietro nel tempo e proviamo a riflettere un momento, cercando di rimanere con i piedi per terra. Dai tempi di Serginho, che nel Milan di Ancelotti galoppava sulla fascia sinistra così come faceva Cafù sulla destra, quanti terzini mancini titolari negli ultimi anni sono da salvare? Forse Jankulovski perché ha contribuito alla vittoria dell’ultima Champions rossonera e il primissimo De Sciglio, autore di una buona, l’unica, stagione nella 2012-13 (si ricorda in particolare il primo tempo perfetto nel maledetto derby contro l’Inter: quell’1-1 dove a segnare fu il quasi ‘fantasma nerazzurro’ Schelotto). Giocatori che comunque non hanno lasciato un ricordo indimenticabile nella memoria rossonera del passato. Poi solo flop: Armero, Mesbah, Emanuelson, Costant, Bocchetti, Laxalt. Così così invece Luca Antonini e l’attuale collega di reparto di Hernández: Ricardo Rodríguez.
Mancavano da tempo, insomma, queste sgambate esplosive quasi ‘alla brasiliana’. Per questo, ben venga Hernández se il livello di gioco e l’impegno saranno gli stessi di questa mattina, nella speranza che possa confermarsi anche in campionato e in Coppa Italia. La stagione è lunga e ci saranno tante partite da giocare, quindi sarà fondamentale anche cercare di contenersi. Intanto, chi si è visto la partita di ICC contro il Bayern si è risvegliato con una bella notizia: l’infortunio del terzino ex Real, una distorsione alla caviglia, non comporta una frattura e dunque è meno serio del previsto. Un sospiro di sollievo per chi tra 39′ e 41′ ha tremato allo stadio di Kansas City o in televisione con l’incubo di perdere il giocatore per tanti mesi, come successo in passato a Conti o Caldara. Della partita, inoltre, sono emerse anche altre note positive: un Biglia insuperabile e un Calabria in grande forma, oltre a un buon gioco che raramente con Gattuso si è potuto ammirare. Le premesse, ripetiamo per l’ennesima volta, ci sono. Solo i mesi che verranno diranno di che pasta sarà fatto questo Milan.
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This post was last modified on 24 Luglio 2019 - 20:52