Davanti a 27 mila spettatori del Gillette Stadium di Foxborough, il Milan perde anche la seconda gara del International Champions Cup, con il medesimo risultato (1-0). Da cancellare solo il risultato, restano positive le indicazioni per mister Giampaolo: un Milan convincente ed equilibrato, a cui è mancato solamente il gol, come nella prima uscita. Tra i migliori sicuramente un pimpante ed instancabile Borini, in netta ripresa dopo l’opaca prestazione contro il Bayern Monaco. Piatek ancora in ombra, poco servito dai suoi compagni, in attesa dell’arrivo del “vero” rifinitore. Meglio i rossoneri nel primo tempo, padroni del campo e diverse volte vicini al vantaggio, dove un insuperabile Vlachodimos ha negato la rete al Diavolo. Nella ripresa, la stanchezza si fa sentire, il Milan cala ed emerge alla distanza il Benfica, che ha due settimane di allenamenti nelle gambe in più rispetto ai rossoneri.
PRIMO TEMPO MARCATO MILAN- Diavolo, in maglia bianca, che si dispone col consueto 4-3-1-2 tipo di Giampaolo con Donnarumma in porta, Calabria sulla destra, Musacchio e Romagnoli centrali, Rodriguez al posto dell’infortunato Hernandez a sinistra. Borini riproposto come mezzala destra, Biglia in regia e Calhanoglu come interno sinistro. Davanti Suso come inedito trequartista al servizio di Castillejo e Piatek. Benfica invece col 4-4-2 con l’ex Taarabt dietro la punta Seferovic, ex Fiorentina. Primo tempo propositivo e ordinato dei rossoneri, in cui si vede già la mano di Giampaolo, che dominano la prima frazione contro un avversario che scenderà in campo per il primo impegno ufficiale, la Supercoppa portoghese, la prossima settimana. La sfida offre la prima occasione al 16’ con Calhanoglu che colpisce il palo interno con un diagonale preciso da distanza considerevole. Sale in cattedra il portiere greco del Benfica Vlachodimos che salva il risultato sulla conclusione di Castillejo, servito da un ispirato Suso, che non disdegna talvolta a partire dalla sua “cara” posizione destra del campo. Al 22’ ancora Milan pericoloso, a cui il portiere del Benfica nega due volte il gol su una doppia conclusione di Borini, prima con un tiro potente poi con un colpo di testa. Successivamente, Suso reclama un rigore, ma l’arbitro decide di sorvolare. La partita si riaccende nel finale di tempo, questa volta col Benfica vicino al vantaggio, complici due amnesie difensive, ma Donnarumma è super prima su Gabriel e poi sull’azione personale di Rafa Silva.
CALO NELLA RIPRESA – Nella ripresa, pronti e via, subito Benfica minaccioso che non coglie impreparato il neo entrato Pepe Reina (dentro anche Conti per Calabria) che devia in angolo il tiro di Seferovic, recuperando il pallone su un errore di Rodriguez. Al 7’ le manone di Vlachodimos a dire ancora di no ad un destro potente di Castillejo a chiudere un triangolo con Suso. Al quarto della ripresa, Giampaolo effettua le rotazioni: dentro Strinic, Gabbia e Krunic (debutto per lui) per Rodriguez, Musacchio e Calhanoglu. Al 68’ Reina neutralizza con i pugni una punizione dal limite dell’area. Sugli sviluppi dell’azione un tiro da fuori area dell’ex Taarabt, sporcato da Biglia, beffa Reina porta avanti i lusitani (1-0). La risposta del Milan arriva al 75’, quando il sinistro di Suso sporca i guantoni del portiere avversario. Il Milan schiaccia il Benfica alla ricerca del pareggio, ma il filtrante di Krunic per Castillejo viene fermato dal guardalinee. A dieci dalla fine, Suso lambisce il palo con la sua classica giocata a rientrare dalla destra. Poco dopo, Biglia fa tremare la traversa con una magistrale punizione dai 30 metri: rossoneri ancora sfortunati. Appena dopo, Conti rischia il rigore, ma bravo l’arbitro a ravvisare la simulazione del giocatore del Benfica. Giampaolo prova a buttare nella mischia anche i giovanissimi: dentro i “primavera” Brescianini e Maldini per Piatek e Borini, ma gli avversari resistono agli ultimi assalti. Il Benfica è più pericoloso nel finale e sfiora il raddoppio. Un buon Milan, ora c’è da curare il “mal di gol”.