Al Milan in questo momento si sta vivendo un paradosso non da poco. Al centro di questo paradosso troviamo Gigio Donnarumma. Da un lato, il portierone classe ’99 è un punto di forza della squadra, dall’altro è uno dei pochi giocatori in rosa, la cui eventuale cessione, permetterebbe alla società di avere liquidità fresche da reinvestire sul mercato per rafforzare la rosa e di fare una plusvalenza per sistemare in parte il bilancio.
È chiaro che Donnarumma è il portiere più forte del Milan con i gradi di titolare cuciti addosso, ma è anche vero che alle sua spalle c’è un ottimo portiere come Reina che potrebbe garantire la giusta affidabilità in caso di cessione. Ma l’abbondanza in porta non finisce qua. Infatti il giovane emergente Plizzari chiede un po’ di spazio e potrebbe finire in prestito in qualche squadra per fare esperienza. Infine abbiamo Antonio Donnarumma. Anch’egli è un portiere affidabile di tutto rispetto, ma si sa che il suo destino al Milan è strettamente collegato a quello del fratello minore. In quest’ottica l’eventuale rinuncia a Gigio non sembrerebbe un dramma. Al contrario invece, i tifosi vedono in Donnarumma un giocatore fortemente attaccato ai colori rossoneri e lo considerano una bandiera a tutti gli effetti. Non vederlo più con la maglia del Milan addosso sarebbe di sicuro una brutta botta da smaltire. In ogni caso il Milan si priverebbe del suo portiere titolare solo in caso di offerta di almeno 50 milioni di euro, senza contropartite. Qualora Donnarumma dovesse restare, per fare cassa e non rischiare di rimanere bloccati sul mercato, si cercheranno di vendere al più presto i giocatori in esubero. I vari Suso, Borini, Castillejo, Rodriguez e Laxalt sono i primi indiziati. I ragionamenti che Maldini, Massara e Boban stanno facendo in questi primi giorni della nuova stagione sono molteplici. La linea guida è in ogni caso dettata dall’AD Gazidis: ridurre il monte ingaggi formando una squadra con tanti giovani di prospettiva. Il contratto di Donnarumma pesa non poco sul totale degli stipendi che la società versa ai propri calciatori. Ma l’eccezione può esserci, soprattutto per un talento purissimo, come appunto è Donnarumma. Spesso si dice che prevale la volontà del giocatore nelle scelte societarie. Bene, in questo caso la scelta di Gigio è quella di restare al Milan.
A questo punto si apre un altro tipo di discorso: la questione rinnovo. Qui la situazione è complessa perché si dovrà battagliare con un osso duro come Mino Raiola. L’attuale contratto da 6 milioni netti a stagione è valido fino al 30 giugno 2021. Per non rischiare di svalutare il cartellino man mano che la data di scadenza si avvicina, l’argomento rinnovo deve essere affrontato al più presto per non rischiare di ritrovarsi al centro di una diatriba da cui poi è difficile uscirne. La soluzione più probabile in questo senso è quella di proporre al giocatore 7 milioni a stagioni (i suoi 6 più il milione del fratello Antonio se verrà ceduto) allungando l’accordo fino al 2024.
Vendere Donnarumma o trattenerlo cercando di piazzare altre pedine? Le prossime settimane ci diranno come si muoverà il Milan. In ogni caso, entrambe le ipotesi vanno ponderate con lucidità, perché il rischio di pentirsi delle scelte che verranno prese è alto.
This post was last modified on 15 Luglio 2019 - 12:14