Ma quando Ricardo Rodriguez gioca con il Milan perché non è lo stesso di quando lo fa in Nazionale? Una sorta di dottor Jekyll e Mr. Hyde: da apprezzare con la Svizzera, un po’ meno con i rossoneri. Contro Portogallo e Inghilterra, nell’ultima fase della Nations League, Rodriguez ha convinto, come hanno testimoniato anche i commenti dei principali quotidiani.
Eurosport motiva così la prova contro i lusitani dove il terzino ha trovato anche il gol: “Preciso nelle chiusure e freddissimo in occasione della trasformazione del rigore che rimette in carreggiata la Svizzera. Decisamente il migliore dei suoi“. Mentre contro gli inglesi, sicuramente un po’ stanco per la gara giocata in Portogallo, il terzino è partito bene, ha giocato 87 minuti, per poi spegnersi nel secondo tempo, “soffrendo un po’ le sortite offensive di Alexander-Arnold“, motiva il canale televisivo gestito da Discovery.
Con il Milan invece il terzino potrebbe fare di più. Certo, c’è da dire che l’ex Wolfsburg gioca sempre e riposa pochissimo, ma i numeri non sono così entusiasmanti: quest’anno solo 3 assist in 35 gare di A, 1 in 3 presenze in Europa League, nessuno nelle due gare di Coppa Italia e in quella di Supercoppa italiana contro la Juventus. Che sia un problema di campionato o di allenamenti? Dopo una buona prima parte di campionato, il giocatore è calato nelle prestazioni e Gattuso non è riuscito più a farlo rendere al meglio. Così come non c’era riuscito Montella anno scorso. La Serie A, più tattica della Bundesliga, non aiuta il gioco del numero 68 e così ecco spiegata la fatica del giocatore.
In attesa di definire la struttura societaria del Milan che verrà e di riprogettare la prossima stagione, Rodriguez e gli altri compagni arrivati nella faraonica campagna acquisti da 200 e passa milioni dell’estate 2017 – Calhanoglu, Kessie, Borini, Conti, Biglia e Musacchio – sono chiamati a dare un qualcosa in più. C’è una Champions sfuggita nel rush finale di campionato che va conquistata ora più che mai.
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