Milan, e se fosse Maurizio Sarri?

Non era mai accaduto nella storia recente che quattro top club cambiassero la propria guida tecnica nella stessa stagione. Oggi, infatti, assistiamo ad un precedente con pochi eguali, dove Milan, Inter e Juventus (aggiungiamoci pure la Roma) si apprestano ad aprire una nuova annata con allenatori “nuovi”. Accadde, con dinamiche molto differenti, nel 2010: il Milan ingaggiò Allegri, l’Inter scelse Benitez e la Juventus puntò su Delneri. Andò bene solo ai rossoneri, visto che l’Inter cambiò a Natale con Leonardo e la Juve chiuse la stagione fuori dalle coppe europee.

Oggi l’unica di queste tre squadre ad aver ufficializzato il proprio tecnico è l’Inter che da tempo si era legata con Antonio Conte. D’altronde era una soluzione più semplice, dato che l’ex ct della Nazionale non era sotto contratto con altri club, ma solo in attesa della risoluzione di un contenzioso legale con il Chelsea. Ad oggi Milan e Juventus sono ancora senza allenatore. Se per Elliott la scelta è ormai ricaduta su Marco Giampaolo, per i bianconeri i principali media puntano senza dubbi su Maurizio Sarri. Due allenatori diversi, ma accomunati dal fatto che debbano liberarsi rispettivamente dalla Sampdoria e dal Chelsea.

La domanda provocatoria è la seguente: davvero ci vogliono due settimane abbondanti per risolvere i contratti con Sampdoria e Chelsea? Probabilmente sì, ma comincia a farsi strada il sospetto che il domino innescato dalla Juventus possa coinvolgere anche il Milan. Voci (non esattamente verificate, ma sempre più fluenti sui social) indicano la Juve in attesa di un passo di Pep Guardiola che, se libero dal Manchester City per la sentenza Uefa sul Fair Play Finanziario, si accaserebbe a Torino. Qualora questo passaggio fosse realistico, potrebbe anche profilarsi un passaggio di Sarri al Milan. Si tratta probabilmente di “fantascienza”, che ad oggi trova un fondamento solo nel tempo che passa senza che nessuno (né Milan, né Juve) abbia messo il punto sulla questione allenatore.

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