Finalmente le prime parole da rossonero: il neo tecnico del Milan, Marco Giampaolo, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali, che vi riproponiamo qui in versione integrale:
Marco sei qui, nella tua Giulianova, in questa settimana importante, forse una delle piĆ¹ importanti della tua vita; che effetto ti fa essere da poche ore lāallenatore del Milan?
āHo lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan ĆØ il Club piĆ¹ titolato in Europa e uno dei piĆ¹ importanti. Per me ĆØ una grandissima opportunitĆ , sono felice e motivato. Il percorso ĆØ stato lungo, sarĆ ancora lungo perchĆ© non cāĆØ mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose; perĆ², per il momento, sono contento di iniziare in questo grande Club e sono molto motivato. Devo dire che sono giĆ riposato, non vedo lāora di ricominciare!ā.
Un percorso che ĆØ iniziato con i primi incontri con Maldini e Boban: cosa ti ha colpito di piĆ¹ di questi primi meeting e comāĆØ stato il contatto con loro?
āSono stato colpito dalla loro serietĆ , dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto ĆØ che ci conosceremo lavorando insieme perchĆ© adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, perĆ², racconta molto, cosƬ come la loro passione che ĆØ stata contagiosaā.
Hai incontrato molte volte il Milan da avversario, cosa ti ha colpito di piĆ¹?
āAllāinizio ci perdevo spesso contro il Milan, ultimamente abbiamo ottenuto qualche vittoria, probabilmente perchĆ© allenavo squadre piĆ¹ competitive. Giocare a San Siro ĆØ sempre unāemozione particolare; da avversario per me ha significato questo e non a caso ĆØ la Scala del calcio, lo considero lo stadio piĆ¹ affascinante dāItalia se rimaniamo nellāambito nazionale. Giocare a San Siro ĆØ sempre una grande emozioneā.
Che campionato sarĆ il prossimo?
āNegli ultimi anni ĆØ stato sempre piĆ¹ competitivo. Questāanno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarĆ un campionato ancor piĆ¹ competitivo rispetto allo scorso. CāĆØ stata unāinversione di tendenza, un cambio di mentalitĆ da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno lāambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze, alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativoā.
Che tipo di Milan sarĆ quello di Marco Giampaolo?
āLa storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, lāestetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perchĆØ il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere lāobiettivo. La mission, la visione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un Club dove cāĆØ conoscenza di cosa significhi giocare a calcio, perchĆ© ĆØ stato abituato in questo modoā.
A nome di tutti i tifosi ti auguriamo buon lavoro e ti diamo il benvenuto…
āSono ansioso anche di entrare dentro Milanello, ho sempre sentito parlare benissimo delle strutture, dellāorganizzazione, della possibilitĆ di lavorare bene e quindi probabilmente anticiperĆ² di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con lāambiente rossonero il prima possibileā.