In una prospettiva estrema, si potrebbe accostare il mondo del calcio a quello dei motori. Un torneo automobilistico, fatto di tappe, trova somiglianze con la corsa alla vittoria di un campionato, composto di numerose partite. Le diverse autovetture partecipanti alla competizione potrebbero essere paragonate alle diverse squadre calcistiche. In questo senso, come è normale che sia, alcune auto vanno più forte di altre così come alcune squadre sono più competitive rispetto alle restanti. L’obiettivo quindi, per tutti, consiste sostanzialmente nel colmare questo gap. L’addetto a questo compito nel mondo automobilistico è chiaramente il meccanico, nel calcio invece è l’allenatore. L’autovettura rossonera, da troppi anni impantanata nella palude della metà classifica, è alla ricerca di quella scintilla che la riporti dove merita. L’arrivo del meccanico calcistico Giampaolo, in questo senso, potrebbe essere l’atteso cambiamento che il popolo rossonero aspetta da molto tempo.
Tra le diverse accortezze che il tecnico abruzzese dovrà apportare alla macchina rossonera, vi è in particolare il recupero fisico e mentale di alcuni giocatori. Si sa, spesso e volentieri, la forza di un automobile è data dal motore che, nel calcio, per l’impeto potrebbe essere paragonata all’attacco. Proprio in questa zona del campo, in particolare, è chiaro l’obiettivo di ristabilire e ricollocare un prezioso ma inespresso “cavallo” da gol: Andrè Silva. L’attaccante portoghese, arrivato in rossonero due estati fa dal Porto, è stato preceduto da una colonna sonora fatta di speranze e complimenti, trasformatasi poi nella triste melodia dei fischi di delusione. Nella sua prima e unica stagione rossonera, infatti, il 23enne portoghese ha messo a referto dieci gol complessivi tra campionato e coppe, una cifra mediamente positiva ma bugiarda rispetto ad un’annata incolore. Gli errori sotto porta, la confusione tattica e un ambientamento mai avvenuto, infatti, sono la vera cornice della sua stagione e sono stati un parziale freno nella stagione del Milan.
Nella scorsa sessione, quindi, è apparso inevitabile un’esperienza fuori da Milanello, più precisamente a Siviglia. Un percorso cominciato ottimamente, costellato da diversi gol che avevano convinto il Siviglia ad un riscatto. Parola poi ritrattata, nel corso della stagione, perché l’exploit iniziale del portoghese si è presto trasformato in una carestia di gol. Il suo ritorno a Milano, quindi, è ormai cosa certa ma non per forza negativa. Sì perché Marco Giampaolo, il nuovo meccanico calcistico rossonero, nel portoghese vede grandi prospettive. Per il calcio che vuole fare il tecnico abruzzese, infatti, la spalla ideale di Piatek sarebbe proprio Andrè Silva. Le due punte del suo 4-3-1-2, infatti, prevedono un attaccante mobile che svari sul fronte offensivo e un rapinatore d’area. Se il secondo, in questo senso, sarebbe Piatek, il primo potrebbe essere Andrè Silva, abilissimo a svariare e tecnicamente capace di giocare da seconda punta.
In un ritorno insperato e forse non voluto, il Milan quindi potrebbe ritrovare il cavallo decisivo per far ripartire la vettura rossonera. Dovrà essere bravo Giampaolo a recuperarlo e altrettanto bravo Andrè Silva, a mettersi a disposizione. Uniti verso un unico obiettivo: riportare la macchina rossonera sul podio del Gran premio della Serie a.
This post was last modified on 29 Giugno 2019 - 15:32