Due ruoli strettamente collegati, quelli che dovranno costruire il nuovo Milan. La nomina del nuovo tecnico rossonero avverrà chiaramente soltanto dopo la scelta del direttore sportivo. Il profilo richiesto da Elliott è quello di un insegnante di calcio, che faccia crescere i profili giovani messi nel mirino dalla società. Se sarà, come sembra, Paolo Maldini a pronunciarsi, punterà quasi sicuramente su un tecnico che abbia esperienza in Serie A. Nessuna scommessa straniera o allenatore alle prime armi: il Milan non può più sbagliare.
Ed ovviamente, stando a quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, i profili che meglio rispondono a questo identikit sono quelli di Marco Giampaolo e Simone Inzaghi. Il primo accetterebbe finalmente la panchina di una squadra di primo livello: dall’ennesimo incontro di ieri con il presidente Massimo Ferrero, è emersa ancora una volta la sua volontà di lasciare la Sampdoria con un anno d’anticipo.
Subito dietro Giampaolo c’è Simone Inzaghi, che alla Lazio ha vinto due trofei (una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana) e che punta a liberarsi dalla “morsa” di Lotito. Occhio anche ad Eusebio Di Francesco, voglioso di tornare in sella dopo l’esonero dalla Roma ed esperto anche a livello internazionale, con le Champions disputate sulla panchina giallorossa. Leggermente più defilato, infine, Roberto De Zerbi, che ha dato dimostrazione delle sue qualità, ma è giovane e ha ancora poca esperienza d’alta classifica.