La storia insegna che dai grandi momenti di crisi, di qualunque genere essa sia, si esce grazie a figure competenti e pragmatiche che riescano a donare la loro esperienza e la loro tempestività, al servizio di una collettività assetata di cambiamento. La storia è formata da forti decisionisti, in grado di smuovere e riportare alla luce ambienti gloriosi caduti in disgrazia. Di questo ultimo triste gruppo, in particolare, fa parte anche il Milan, società vincente e sinonimo di gloria calcistica ma da troppi anni finita nel baratro della mediocrità. Al fine di riportare il diavolo dove merita, la nuova e seriosa società capitanata da Elliott ha deciso di formare un equipe dirigenziale varia e completa che abbinasse all’esperienza sportiva, una competenza economica e politica. Con l’intento poi di collegare la sfera meramente burocratica a quella riguardante il campo, il Milan ha deciso di cercare una figura che potesse avere abilità in entrambi i campi in modo tale da creare la coesione necessaria per ripartire velocemente. In questo senso la scelta è ricaduta su Zvonimir Boban, ex stella rossonera e dirigente Fifa, l’abile e necessario decisionista che avrà il compito di riportare il Milan in alto.
Il Zorro croato, infatti, è personaggio caratterialmente forte, abile comunicatore e grande leader. Dopo diversi anni in cui è stato protagonista come opinionista sportivo sulle reti di Sky, nel 2016 è arrivata la proposta da parte della FIFA di diventare vicesegretario generale per lo sviluppo delle competizioni calcistiche. Ruolo accettato subito e, in questi anni, svolto egregiamente dall’ex stella croata. Nel triennio passato, infatti, Boban ha portato importantissime novità quali l’introduzione della V.A.R sia al Mondiale che nelle competizioni europee, ha stretto importanti e amichevoli rapporti tra le federazioni ed infine ha avviato una riforma del Mondiale per Club che l’avvicinerà sempre di più ad una vera e propria coppa del Mondo discutibile ogni 4 anni.
Grandi cambiamenti e riforme stravolgenti, adottate in soli tre anni di mandato e che testimoniano sia una grande competenza che una forte tempestività nel prendere decisioni da parte del dirigente croato. Queste due importanti caratteristiche, in particolare, sono quelle che hanno convinto il Milan ad ingaggiare Boban come nuovo innesto dirigenziale. Nell’ottica di un annuncio ormai prossimo, circolano già le possibili e immediate riforme che il direttore croato potrebbe portare al diavolo. Prima di tutto un’intensificazione e un miglioramento dei rapporti politici-diplomatici con la UEFA e i vari organi giudiziari. In secondo luogo, un’attenzione particolare nel rispetto delle regole finanziarie e degli importanti paletti del FairPlay finanziario. Successivamente un’intensa opera di rinnovo del settore giovanile creando una programmazione e un’identità esportabile in tutto il mondo. Infine passando alla prima squadra, la necessità di costruire una squadra giovane, competitiva e dotata di una propria filosofia di gioco precisa e riconoscibile.
Quest’ultimo punto chiaramente passerà anche tramite la sfera del calciomercato in cui Boban sembra avere idee ben chiare. Una sola cessione importante per favorire la copertura del bilancio e l’innesto di un regista di qualità oltre che di altri profili giovani e pronti. Tante idee interessanti da mettere in pratica. Piano piano, gradino dopo gradino il Milan ritornerà a salire la scala del successo, grazie a Maldini, Gazidis e Boban con quest’ultimo che sarà il decisionista e il trascinatore che farà ripartire la rinascita rossonera.
This post was last modified on 11 Giugno 2019 - 16:59