Joachim Andersen è uno dei nomi più “caldi” del momento. Nonostante il mercato del Milan non abbia ancora aperto le danze, perché manca ancora l’ufficialità del dt Maldini dell’allenatore Giampaolo, ma soprattutto del nuovo direttore sportivo. Ergo per ora restano solamente fantasie. Ma, una volta insediatosi, l’ex tecnico della Samp potrebbe premere per riavere ai propri ordini alcuni dei suoi ex pupilli, tra cui Andersen e Praet. Qualora venisse Andersen andrebbe a costituire con Romagnoli una difesa giovane (rispettivamente classe 96′ e 95′) e di grande prospettiva.
Anche Romagnoli, prima di abbracciare i colori rossoneri, nonostante fosse di proprietà della Roma, si era messo in mostra con la maglia blucerchiata. D’altronde gli scout della Samp sui centrali ci hanno visto sempre lungo: dopo Romagnoli, è arrivato Skriniar e poi Andersen. Sotto la gestione Mihajlovic, Romagnoli è cresciuto molto e una volta che Sinisa è approdato a Milanello ha subito chiesto l’acquisto del centrale. Detto fatto. E la storia potrebbe ripetersi con Giampaolo. Ce lo auguriamo, considerando che Romagnoli, di gran lunga, è risultato il miglior acquisto nelle ultime sessioni di calcio mercato. Inutile ribadire le potenzialità della coppia: entrambi, nonostante l’età, sono maturi e si destreggiano con grande eleganza. Il danese è abile nel gioco aereo dall’alto del suo metro e 90, ma efficacie anche nello stresso. Inoltre, ha impressionato per intelligenza tattica. L’unico neo, forse, sarebbe, considerata la correttezza mostrata da entrambi, la mancanza di “ruvidezza”, che spesso fa comodo.
La tradizione dei danesi in maglia rossonera non è invidiabile: Laursen e Helveg non hanno lasciato un buon ricorso. Ma, acquistando il 23enne, il Milan si assicurerebbe uno dei migliori difensori della scorsa stagione, già pronto tatticamente per la serie A. Tuttavia, strappare Andersen a Ferrero non sarà semplice, perché il danese ha attirato molte attenzioni delle big europee. Si parla di Arsenal e Tottenham, che farebbero scattare un’asta ( facendo lievitare il prezzo oltre i 30 milioni), al quale il Milan, per vincoli di bilancio, non può assolutamente partecipare. Perciò sarà decisiva la volontà del giocatore e l’opera di “persuasione” del suo ex allenatore.
Un tassello, quello del difensore centrale, che il Milan dovrà comunque coprire. Con i mancati rinnovi di Zapata e Abate (usato all’occorrenza in zona centrale) e l’infortunio che terrà fuori fino a dicembre Caldara, gli unici centrali a disposizione restano capitan Romagnoli e Musacchio. L’argentino in questa stagione non ha certo demeritato, dimostrando buona solidità, ma alcune amnesie difensive sono costate care al Milan, non garantendo quella sicurezza assoluta. Ecco che il nuovo Diavolo avrà la necessità di regalare al nuovo allenatore un difensore di livello per costituire una coppia di ferro. Anche perché dall’altra sponda dei Navigli, mister Conte avrà a disposizione una delle migliori difese d’Europa, in grado di mixare qualità ed esperienza con Skriniar, Godin e De Vrji. In ottica derby, il Milan non vuole essere da meno…
This post was last modified on 8 Giugno 2019 - 14:13