Lunga analisi quella compiuta stamattina da La Gazzetta dello Sport sul futuro dirigenziale del Milan, che in estate potrebbe vivere l’ennesimo avvicendamento nella figura del direttore sportivo. Leonardo, infatti, pare avere i giorni contati, soprattutto a causa di un rapporto non idilliaco con l’amministratore delegato Ivan Gazidis, che al suo posto vorrebbe metterci Luis Campos, un vero e proprio fenomeno nello scovare talenti da rivendere poi a tre, cinque, dieci volte il prezzo d’acquisto.
E, in attesa che il Milan possa vedere allentare la morsa dell’UEFA, pare proprio questa la dolorosa ma necessaria strada da seguire. Campos ha costruito un piccolo miracolo sportivo in quel di Lille, grazie ad un gruppo di talenti che potrebbero diventare appetibili per i rossoneri.
Molto difficile, per non dire impossibile, arrivare al più fulgido di questi talenti: Nicolas Pépé, autore di 22 reti in campionato e con una valutazione di circa 80 milioni. Più fattibile, relativamente all’attacco, Jonathan Bamba, esterno under-21 francese valutato tra i 15 e i 20 milioni. Il reparto da rinforzare maggiormente in estate, però, sarà il centrocampo, che sicuramente perderà Mauri, Bertolacci, Montolivo e Bakayoko: il Lilla “può offire” Thiago Mendes, regista 27enne valutato 25 milioni, Thiago Maia, e soprattutto il 20enne franco-senegalese Boubakary Soumaré, i cui dieci milioni di valutazione sono destinati certamente a salire nei prossimi anni. Chiudendo con la difesa, i nomi più appetibili in casa Lille sono quelli di Adama Soumaoro, capitano 26enne della difesa meno battuta della Ligue1, ed il 22enne terzino turco Zeki Celik.
Tutti i nomi summenzionati hanno la non irrilevante caratteristica comune di chiedere uno stipendio contenuto (dai 400mila euro annui di Celik agli 1,4 milioni di Thiago Maia, passando per il milione di Thiago Mendes e Bamba. Insomma, un vero e proprio tesoretto quello di Campos, che oltre alle conoscenze ha anche un carattere fumantino, come testimonia un avvenimento raccontato proprio dalla Gazzetta: durante l’intervallo del match contro il Paris Saint Germain dello scorso 14 aprile (terminato 5-1 per il Lille), il boss parigino Nasser Al-Khelaifi scese negli spogliatoi dello Stadio Pierre-Mauroy per lamentarsi con l’arbitro. Campos lo inseguì furibondo, urlandogli: “non ti permettere, qui non sei al Psg, devi portare
rispetto”; alla risposta “e tu chi sei?” di Al-Khelaifi seguì un quarto d’ora di tensione, condito da un nuovo round di insulti in tribuna. Insomma, competenza e personalità: due caratteristiche essenziali per lavorare in una grande squadra come il Milan…
This post was last modified on 23 Maggio 2019 - 11:28