La stagione di Serie A che si concluderà con l’ultima giornata di campionato domenica 26 maggio 2019 è stata piena di alti e bassi per il Milan. La squadra di Gattuso, attualmente quinta, ha ottenuto la qualificazione aritmetica alla prossima UEFA Europa League e ha ancora la possibilità di finire al terzo o al quarto posto in base alle varie combinazioni di risultati dell’ultimo turno, in cui faranno visita alla SPAL, già ampiamente salva.
Se i rossoneri riusciranno a ottenere un piazzamento in Champions sarà stato raggiunto l’obiettivo stagionale e per Gattuso potrebbe aprirsi lo spiraglio di una riconferma. Le probabilità, tuttavia, sembrano giocare a favore di Atalanta e Inter che hanno un punto in più oltre al vantaggio negli scontri diretti, come testimoniato anche dalle quote calcio per le scommesse. Con la sola qualificazione all’Europa League potrebbero spalancarsi le porte di una nuova rivoluzione, a livello tecnico quanto societario.
Va ricordato come la società rossonera, all’inizio della scorsa estate, abbia cambiato nuovamente proprietà passando dal misterioso Yonghong Li al Fondo Elliott, che inizialmente aveva coperto il prestito dell’imprenditore cinese. Confermato Gattuso come tecnico della prima squadra, i vertici milanisti hanno intrapreso un processo di profondo restyling nominando Paolo Scaroni come presidente e affidando il ruolo di direttori tecnici a Paolo Maldini e Leonardo. A dicembre, inoltre, i quadri dirigenziali si sono ulteriormente ampliati con l’ingresso in società di Ivan Gazidis, ex CEO dell’Arsenal a cui è stato affidato il doppio ruolo di amministratore delegato e di direttore generale.
Secondo quanto emerso da ambienti vicino al club rossonero pare che in società regni una certa insoddisfazione per l’operato sul mercato di Leonardo e che i rapporti tra quest’ultimo e l’ex ad dei Gunners non siano proprio idilliaci. Uno scenario che sembra fare da preludio un addio da parte del dirigente brasiliano appena conclusa la stagione agonistica. Gazidis ha già individuato due nuove figure ritenute adatte ad occuparsi del mercato rossonero: uno è Luis Campos, ds portoghese del Lille che in passato ha lavorato proficuamente con il Monaco facendo realizzare grosse plusvalenze al club grazie ai giocatori da lui individuati e valorizzati, l’altro è Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, anche lui scopritore di talenti provenienti da mercati spesso poco battuti, poi rivenduti con grosso sollievo delle casse societarie.
La scelta dell’allenatore, probabilmente, arriverà soltanto dopo la nomina di un nuovo uomo mercato al quale spetterà il compito di impostare la campagna acquisti per rafforzare e sfoltire l’organico rossonero, tuttavia, Gazidis pare avere le sue preferenze anche per ciò che concerne la guida tecnica. Oltre ai nomi di Maurizio Sarri e Simone Inzaghi, tecnici che piacciono anche alla Lazio, il dirigente sudafricano sembra essere rimasto molto colpito da Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo. Il coach dei neroverdi è molto apprezzato per qualità come la sua duttilità tattica e la sua proposta di gioco divertente, cui va sommata la capacità di valorizzare i giocatori.
Se l’allenatore bresciano dovesse approdare a Milanello si intensificherebbero notevolmente anche le opportunità di vedere in rossonero Stefano Sensi, centrocampista del Sassuolo, ritenuto uno dei primi obiettivi per rinforzare il centrocampo del Milan. Un altro nome da tenere d’occhio è quello dell’ex juventino Fernando Llorente che a giugno vedrà terminare il suo contratto con il Tottenham: secondo i tabloid sportivi inglesi lo spagnolo piace molto ai milanesi ma per arrivare al centravanti spagnolo ci sarebbe da battere la concorrenza di diverse squadre interessate tra cui la Roma.
This post was last modified on 23 Maggio 2019 - 15:45