Ci sono ormai tutti i presupposti per parlare di crisi in casa Milan. Leonardo non ci sta e si è schierato – insieme alla società – contro ogni forma di razzismo. “Le norme ci sono, Milan-Lazio andava sospesa“, ha ammesso il direttore-generale dei rossoneri, in seguito ai cori razzisti riservati a Bakayoko dalla tifoseria laziale. Dichiarazioni che fanno rumore quelle rilasciate a La Gazzetta dello Sport, con il Milan che non ha intenzione di chiudere la pratica e archiviare gli episodi spiacevoli extra-campo che hanno caratterizzato la gara tra Milan e Lazio.”Bakayoko e tutti gli altri ragazzi sono stati encomiabili. Li ho ringraziati perché hanno fatto di tutto per favorire in campo un clima sereno. Non dovevano muoversi loro, l’arbitro aveva mille ragioni per sospendere quella partita. Doveva farlo“, tuona Leonardo.
RINGHIO A RAPPORTO – Il giorno dopo la cocente eliminazione dalla Coppa Italia, nel centro sportivo del Milan c’è stato un confronto tra il tecnico dei rossoneri e la dirigenza. I toni nell’incontro con Leonardo e Maldini, si apprende dal Corriere dello Sport, non sono stati accesi ma è emersa una forte preoccupazione per i possibili esiti della stagione milanista, con la posizione dello stesso Gattuso che resta fortemente in bilico. Il club ha fatto le prime valutazioni, legate sopratutto alla mancata reazione della squadra. Il Milan deve prontamente voltare pagina, atteso da un esame fondamentale a Torino. Nel caso di un fallimento o di un ulteriore passo indietro sul campo, la società potrebbe optare per il cambio di guida tecnica.
LEO NON CI STA – La società rossonera ha scelto di denunciare l’episodio, considerando i cori razzisti rivolti ai propri giocatori inaccettabili e sufficienti per una sospensione immediata della gara. “A noi tutti avevano promesso che sarebbero intervenuti in caso di cori razzisti. Non era una situazione a sorpresa” – ammette Leonardo – “Mazzoleni aveva già vissuto l’Inter-Napoli di Koulibaly, eravamo tranquilli. Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione, doveva decidere il direttore di gara“.
CRISI – Crisi di risultati, ma anche di gioco. Il Milan sembra aver perso la retta via della stagione, scarico, privo di idee vincenti e spesso dominato in tutti i reparti del campo. Piove sul bagnato in quel di Milanello, e oltre all’eliminazione in semifinale di Coppa Italia, i rossoneri dovranno affrontare l’ultima parte di stagione senza Davide Calabria, il titolare della corsia destra. La medicina si chiama reazione, sul campo, con decisione e carattere. Il Milan dovrà conquistare punti a Torino per non distaccarsi dal gruppo per la corsa Champions. In quel caso, si passerebbe dalla crisi al baratro.