Milan, alla fine Caldara

È giunta l’ora: è il momento di Mattia Caldara. Questa sera, in occasione della gara tra Milan e Lazio, il centrale tornerà in campo dopo sette mesi dall’ultima volta: Gattuso è pronto a scommettere su di lui. Il tecnico rossonero ha scelto di stravolgere la formazione, passando alla difesa a tre e al centrocampo a quattro uomini. Una sterzata per raddrizzare il tiro, dopo il pareggio amaro maturato al Tardini contro il Parma. Questa sera c’è in palio una finale e il Milan non potrà permettersi passi falsi che potrebbero compromettere gli obiettivi stagionali preposti.

DICA 33 – Il Milan, per questo finale di stagione, conterà un 33 in più dopo una prima parte di stagione caratterizzata da lettini e fisioterapisti. Ora la musica sembra cambiata e il tecnico rossonero lancerà Mattia Caldara dal primo minuto questa sera a San Siro. Il centrale ex Juventus ha atteso tanto questo momento, pronto ad inserirsi nelle gerarchie dei difensori centrali a disposizione del tecnico milanista. Una stagione in down, dalla pubalgia alle lesioni al polpaccio, Caldara ha giocato solo una gara in Europa League e un’altra con la Primavera per testare il rettangolo verde e rientrare a pieni ritmi partita. Molto più complicato, invece, tenere il conto degli infortuni che hanno caratterizzato l’annata di Mattia, probabilmente da archiviare. Ma dopo questa sera, forse, non del tutto.

PROGETTO – L’attuale numero 33 dei rossoneri ha raggiunto Milano valutato 35 milioni di euro. Un top player da affiancare a Romagnoli, nella coppia del futuro del Milan e della Nazionale italiana. Il progetto non è mai decollato anche a causa dei problemi fisici. Oltre a ciò, l’ex Juve ha vissuto un lungo periodo di ambientamento, abituato alla difesa a tre uomini. Durante l’infortunio, il centrale si è applicato anche nello studio degli assetti tattici, dei movimenti e dei meccanismi della difesa a quattro. Questa sera, nella prova più importante della sua stagione, agirà in uno schieramento difensivo a tre che ha caratterizzato la sua esperienza con la maglia dell’Atalanta. Mattia sarà sostenuto da due pilastri della rosa rossonera come Musacchio e Romagnoli, coppia di ferro della retroguardia milanista. Ora tocca al numero 33. La verifica di fine anno, quella che vale la promozione al prossimo.

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