Le due sconfitte consecutive contro Inter e Sampdoria. La Lazio che si avvicina minacciosa. Le voci su un futuro lontano dal Milan. La Juventus all’orizzonte. Insomma, non devono essere stati particolarmente semplici gli ultimi tre giorni per Rino Gattuso, chiamato – insieme alla sua squadra – a tornare immediatamente alla vittoria contro un’Udinese che ha respirato un po’ in ottica salvezza grazie alla vittoria col Genoa, anche se le sabbie mobili non sono ancora scongiurate del tutto. Gattuso cambia tanto, a cominciare dal modulo: basta 4-3-3, si passa al 4-3-1-2 con Paquetà dietro la coppia Piatek-Cutrone. Suso va in panchina, insieme a Calabria e Rodriguez, sostituiti da Abate e Laxalt. In tribuna – oltre a Conti – anche Kessie, a centrocampo c’è Biglia.
PRIMO TEMPO – Il Milan parte subito con l’obiettivo di comandare il gioco: Piatek va via sulla sinistra, crossa basso per Cutrone, che però cicca il pallone da ottima posizione. Al quinto minuto, allontanando un pallone, Donnarumma avverte un problema muscolare alla coscia destra, tanto che sei minuti dopo è costretto a chiedere il cambio e lasciare spazio a Pepe Reina, al debutto in campionato con la maglia rossonera. Al 21′ ci prova Paquetà dalla lunga distanza: palla che esce non di molto. Quattro minuti dopo, Cutrone mette giù un lob di Paquetà e calcia di sinistro ma Musso è attento e respinge. Al 40° la sfortuna si abbatte ancora sul Milan: in uno scontro fortuito con Behrami, a Paquetà si gira la caviglia ed il brasiliano è costretto ad alzare bandiera bianca, venendo sostituito da Castillejo. E proprio quando ci si aspetta di finire il primo tempo su un grigio 0-0, arriva la zampata di Piatek: ottimo cross di Patrick per il polacco, il cui primo tiro viene respinto d’istinto da Musso, che però non può nulla sul tap-in del Pistolero.
SECONDO TEMPO – Dopo una decina di minuti senza grosse emozioni, Tudor si gioca il tutto per tutto: dentro Okaka fuori il difensore Ter Avest. Ed al 65° si materializza la principale regola non scritta del calcio: “gol mangiato, gol subito”. Sugli sviluppi di un corner, Musso sbaglia l’uscita, col pallone che arriva Piatek che non trova la battuta vincente; a quel punto parte un contropiede micidiale dell’Udinese, con Okaka che lancia Fofana, il quale aspetta il rimorchio di Lasagna, che controlla e fredda Reina. Nonostante l’aggancio bianconero, Gattuso non si gioca la carta Suso, preferendo usare l’ultimo cambio per inserire Calabria in luogo di Abate. Al 70′ De Maio stacca tutto solo al centro dell’area, mandando però fortunatamente a lato. Il Milan balla paurosamente là dietro, e dopo alcuni errori marchiani, Lasagna si ritrova di nuovo a tu per tu con Reina ma stavolta calcia a lato. Il Milan prova l’assedio finale, con l’Udinese arroccata nella propria area: all’86° un cross dalla sinistra arriva a Castillejo che controlla e calcia, ma la palla è centrale. Al 90° è attento Reina sul cross insidioso di Fofana che gli sbuca improvvisamente davanti. Nel primo dei quattro minuti di recupero, Romagnoli arriva di testa sul corner di Castillejo, ma la palla è troppo centrale. Ma al 94° è Calhanoglu a compiere un miracolo in fase difensiva, fermando De Paul che era arrivato davanti a Reina. E’ l’ultima occasione del match: il Milan manca la vittoria per la terza gara consecutiva e adesso la Champions si mette sempre più in salita.