A poche ore di distanza dalla sfida dello Stadium tra Juventus e Milan che dovrà per forza di cose dare una risposta e possibilmente una svolta al momento delicato e negativo dei rossoneri, non si può non menzionare un calciatore per cui questo match non potrà essere mai come tutti gli altri. Stiamo parlando ovviamente di Leonardo Bonucci che, dopo aver saltato l’andata a San Siro per turn over, questa sera sarà protagonista della sfida. A poco più di un anno di distanza dal suo ultimo Juventus-Milan giocato allo Stadium, ma con la maglia rossonera, e da quell’esultanza sotto quella che era la sua ex curva ed è tornata ad esserlo. Un episodio che non può essere dimenticato da nessuno, né dai tifosi rossoneri che in quel momento, forse davvero per la prima volta, si sentivano rappresentati da lui come Capitano salvo poi essere traditi qualche mese dopo, sia dai tifosi juventini a cui quel gesto proprio non andò giù. Fa sorridere, inoltre, il fatto che questa partita arrivi in questa settimana e faccia tornare in mente quell’esultanza provocatoria, proprio dopo i fatti di Cagliari e le dichiarazioni dello stesso Bonucci che ha criticato il suo compagno di squadra Moise Kean per l’esultanza che ha scatenato i “buu” razzisti dei tifosi sardi. Come per dire: “Da che pulpito…”.
Ed è proprio ad un anno o poco più di distanza da quel famoso Juventus-Milan che al tifoso milanista non manca per niente uno come Leonardo Bonucci. Non manca come giocatore, non manca come uomo, ma non manca soprattutto come Capitano. Una stagione in rossonero vissuta eternamente in bilico tra buone prestazioni ed errori madornali, cominciata malissimo, proseguita con qualche mese positivo e finita come peggio non si poteva. Una fascia di capitano importante e prestigiosa indossata da campioni e uomini a cui il buon Leonardo potrebbe a malapena allacciare gli scarpini che è stata disonorata, tradita, vilipesa e di cui il solo parlarne scaturisce imbarazzo e vergogna. Ora, finalmente e dopo qualche anno, il Milan ha un Capitano vero, orgoglioso di indossare quella fascia e che dimostra di essere un leader in campo e fuori senza aver bisogno di tante parole o chiacchiere, ma passando direttamente ai fatti. Al posto di Bonucci il Milan ha Mattia Caldara che, nonostante una stagione sfortunatissima in cui non è quasi mai sceso in campo, ha le stigmate del grande difensore ed insieme proprio ad Alessio Romagnoli formerà la difesa del Milan del futuro e chissà, magari anche della Nazionale italiana. Tutte motivazioni che possono farci dire che siamo stati fortunati nonostante una scelta che in estate faceva male e non riuscivamo a comprendere.
Come detto in precedenza, il centrale bianconero si è sentito in dovere di fare la morale a Kean, un ragazzo di nemmeno 20 anni che era stato vittima di episodi razzisti per tutta la partita. Emblematico il commento di The Guardian su Bonucci: “Le parole di Bonucci fanno pensare che sia difficile essere ottimisti sul calcio italiano. In campo sono accadute scene tristi che sono state aggravate dalle sue parole. Lasciando in un angolo l’ipocrisia di questo commento da parte di un giocatore che dopo i gol invita a sciacquarsi la bocca, è stato un atto incredibilmente sconsiderato. Bonucci ha detto di non aver sentito ululati prima del gol. Pure se non ce ne fossero stati, da quando la celebrazione giustifica l’abuso razzista?”. Un commento che vale più di mille parole e che deve far contento ogni tifoso milanista per aver scampato il pericolo di ritrovarsi Leonardo Bonucci come capitano e presunto leader per tanti anni. Allora buon Juventus-Milan con la consapevolezza che, qualsiasi sia il risultato in campo, in qualche modo ci possiamo ritenere fortunati.
This post was last modified on 6 Aprile 2019 - 14:45