Nel sabato di Pasqua, il Milan vive una tappa fondamentale nella corsa alla Champions League facendo visita al Parma nel mai facile catino del “Tardini”. Gattuso conferma 8/11 dell’undici iniziale visto (e vittorioso) una settimana fa contro la Lazio: sono Reina, Calabria e Musacchio ad accomodarsi in panchina a beneficio del rientrante Donnarumma, di Conti e di Zapata. D’Aversa risponde con un 5-3-2 guidato dal capitano Bruno Alves, al rientro dopo qualche settimana ai box: davanti sono Ceravolo e Gervinho a fungere da terminali offensivi.
PRIMO TEMPO – E’ il Parma a partire decisamente meglio, con linee strette ed enorme intensità in mezzo al campo. Al tredicesimo il primo episodio: filtrante di Barillà per Ceravolo, che cade sull’uscita di Donnarumma. Il ducali invocano il rigore, ma l’intervento di Gigio è perfetto e pienamente sul pallone. Quattro minuti dopo, la prima grande occasione della gara: su cross di Iacoponi, l’ex della gara Juraj Kucka tenta un’incredibile rovesciata, mandano il pallone di un niente fuori. Il Milan risponde solo al 25°, con la conclusione dalla media distanza di Kessie, che però è facile preda di Sepe. La squadra di Gattuso compie però troppi errori in fase di impostazione e sono sempre i padroni di casa a rendersi pericolosissimi dalle parti dell’area rossonera: al 39° Donnarumma si distende sul colpo di testa di un parmese, la palla arriva a Gervinho che da ottima posizione spara altissimo. Infine, allo scoccare del 45°. è Gazzola a tentare la via del gol, trovando ancora una volta l’ottima risposta di Donnarumma. E’ l’ultima occasione di un primo tempo a reti bianche, ma che vede decisamente meglio il Parma. Il Milan ha trovato tutte le “strade” chiuse, complice anche l’imprecisione là davanti.
SECONDO TEMPO – Inizia la ripresa e Gattuso adopera la stessa soluzione tattica vista nel secondo tempo contro la Lazio: 3-4-2-1 con Suso e Calhanoglu più vicini a Piatek. E’ proprio il turco a provare a dare una scossa ai suoi, con una conclusione di sinistro dai venti metri: palla però centrale e facilmente bloccata da Sepe. Poco prima della mezz’ora, Gattuso opera un cambio a trazione offensiva: fuori un acciaccato Bakayoko, dentro Cutrone a fare coppia con Piatek. E l’entrata di Patrick si nota subito perchè il numero 63 mette quantomeno un po’ di pepe nell’attacco rossonero. Passano meno di dieci minuti e il tecnico del Milan azzarda ancora di più, togliendo Conti ed inserendo Samu Castillejo come esterno destro a tutta fascia. Milan tutto proiettato in avanti con cinque giocatori ultra-offensivi ed il solo Kessie come mediano di ruolo, affiancato da Calhanoglu. Ed il cambio dà immediatamente i propri frutti, perchè due minuti dopo il Milan passa proprio in vantaggio con l’ultimo entrato: sortita di Suso sulla destra, sul cross dello spagnolo arriva proprio il connazionale che di testa trafigge Sepe. Trovata la via del vantaggio, Gattuso torna alla difesa a 4 con Borini terzino destro e Biglia – inserito in luogo di Calhanoglu – accanto a Kessie come diga in mezzo al campo. Passato lo shock, il Parma reagisce e lo fa in maniera molto pericolosa: il neo entrato Siligardi viene servito in profondità, supera Donnarumma in uscita e calcia sul palo esterno. A poco meno di dieci dalla fine, ci prova ancora Kucka dal limite dell’area, ma la palla termina alta con Donnarumma che era sulla traiettoria. Al minuto 88, però il Parma passa in vantaggio: doppia ingenuità di Borini, che prima concede una punizione dal limite dell’area, e poi si stacca dalla barriera sul tiro di Bruno Alves che si insacca alla destra di un incolpevole Donnarumma. Valeri concede sette minuti di recupero e al terzo di essi ci prova Suso – il migliore dei suoi – con un tiro a giro che viene deviato in angolo, battuto poi in maniera ridicola ancora da Borini. E’ di fatto l’ultima occasione del match, col Milan che torna dal Tardini con un solo punto e, in caso di vittoria stasera della Roma contro l’Inter, rischia di finire al quinto posto.
This post was last modified on 20 Aprile 2019 - 14:25