Un derby per volare, ma l’Inter non sarà quella di giovedì

A poco più di 24 ore dall’importantissimo e delicatissimo derby della Madonnina, con San Siro che si presenterà manco a dirlo con il suo vestito migliore, il tutto esaurito ed il record di incassi della storia della Serie A, c’è una febbrile e crescente attesa che quasi sicuramente disturberà e non poco il sonno di tanti tifosi rossoneri. La classifica, l’obiettivo Champions League, il terzo posto, il solo punto che divide le due squadre: per tutti questi motivi, come è stato ampiamente detto, quella di domani sera sarà senza ombra di dubbio la stracittadina più importante degli ultimi otto anni almeno. Il Milan ci arriva certamente meglio, sia fisicamente che mentalmente, con un punto sopra, ma soprattutto con il morale alle stelle dopo il grandissimo inizio di anno, le cinque vittorie consecutive e i nove punti recuperati all’Inter da gennaio in poi. I nerazzurri, al contrario, ci arrivano dopo un’eliminazione in Europa League, alcune assenze importanti, altri uomini recuperati in extremis che non sono certamente al meglio, il Caso Icardi che continua ad alleggiare dalle parti di Appiano Gentile ed appesantire l’ambiente e con lo stesso Luciano Spalletti in bilico.

Per la prima volta dopo tanti anni, quindi, l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori sono del parere unanime nell’eleggere il Milan a favorito nel derby. Tutto molto bello, certo, se non fosse che poi c’è una partita da giocare, 90 minuti in cui ci sarà sicuramente battaglia agonistica e un avversario che in troppi stanno dando per morto anche se assolutamente non lo è. Gennaro Gattuso, del resto, è stato chiaro in conferenza stampa dicendo che i nerazzurri faranno una grande partita, il derby è sempre una partita a sé e non considerando assolutamente l’avversario una compagine moribonda. Analizzando l’ultimo periodo dell’Inter, del resto, non ci sono motivi per considerare l’Inter una squadra allo sbando, anzi. Ci sono stati sicuramente dei risultati negativi, qualche sconfitta di troppo, ma nell’ultimo mese, a parte la partita di Cagliari, l’Inter è sempre stata una squadra che ha combattuto in campo, ha messo in difficoltà avversarie del calibro di Sampdoria e Fiorentina, sta trovando il gol con una certa regolarità (Europa League esclusa), ma soprattutto nell’arco della stagione non ha mai sbagliato uno scontro diretto. A parte un’onorevolissima sconfitta in casa della Juventus, infatti, i nerazzurri hanno battuto Napoli e Lazio, hanno pareggiato in casa della Roma e hanno vinto il derby dell’andata, una partita dominata (forse la migliore versione stagionale dell’Inter) molto più di quanto non dica lo 0-1 deciso nel finale dal gol di Icardi.

Vero è che è un’altra Inter rispetto all’andata, non può contare sul suo giocatore più forte e rappresentativo, deve fare a meno anche di un’altra importantissima pedina come Nainggolan e altri giocatori fondamentali, come Brozovic, non sono al meglio della condizione. Ma chi si aspetta un Inter fuori dalla partita, remissiva e facilmente battibile, è meglio che domani sera faccia altro. Ci sarà da soffrire, da lottare, da sudare perché il palcoscenico sarà di quelli importanti, nessuno vorrà fare brutta figura e l’Inter vorrà certamente riscattarsi e rispondere alle critiche per cercare di dare una svolta alla propria stagione. Per tutti questi motivi il Milan dovrà fare una grandissima prestazione se vorrà tornare a vincere un derby in campionato dopo tre anni, ma soprattutto dovrà innalzare il suo livello di gioco e di certo fare molto meglio rispetto alle ultime tre uscite. Non basterà fare la classica gara attenta e impeccabile in difesa, nonostante servirà anche e soprattutto quello, ma bisognerà metterli in difficoltà sotto il punto di vista della velocità, dell’intensità e della qualità del gioco. Non si deve assolutamente pensare di potersi accontentare di un pareggio per restare avanti in classifica e Mister Gattuso dovrà essere bravo a preparare i suoi e la partita al meglio. Di certo sarà una grande partita, in una cornice di pubblico che può far venire la pelle d’oca e tremare le gambe, ma che deve soltanto caricare ancora di più i nostri ragazzi.

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