Riscattatelo+subito%21
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È sempre complicato vedere il bicchiere mezzo pieno dopo un derby perso, per giunta il secondo nella stessa stagione. Cosa che non accadeva dal 2011. E se qualcosa di buono dobbiamo pur analizzare non possiamo non partire da Tiemoué Bakayoko. Il francese è stato per distacco il migliore dei rossoneri, mettendo a referto la solita prestazione convincente e straripante. Quando Gattuso ha detto che “altre squadre sul 2-0 avrebbero preso un’imbarcata”, probabilmente si riferiva al suo mediano: senza il Baka forse oggi avremmo commentato una sconfitta ancora più amara.

DERBY- Che il Baka non temesse la pressione lo si era capito fin da subito: è stato lui il primo a strappare gli applausi di San Siro, dopo una manciata di secondi, con un movimento signorile, nonostante la sua struttura massiccia. È vero che il primo gol nasce da una sua lettura sbagliata, ma in questo momento gli si può perdonare tutto. Nella prima frazione soffre come tutto il Milan, dominato e schiacciato dall’Inter. Nella ripresa sfodera una prestazione imperiosa e maestosa. Come una roccia rimbalza tutti gli avversari che si imbattono nel suo possente fisico e prova a dare la scossa ai compagni, creando superiorità con continue ripartenze grazie alle sue leve, che spaccano in due l’Inter. L’unico a fermarlo è stato l’arbitro Guida, reo di fischiare un fallo su un intervento tanto elegante quanto pulito. E se i compagni non riescono a rendersi pericolosi allora ci pensa lui, al primo centro, con una grande scelta di tempo, sfruttando la sua stazza anche in area di rigore: e scusate ma segnare un gol di testa all’Inter non è da tutti.

QUALCUNO LO AIUTI- Male i suoi colleghi di reparto, sia Kessie che Paqueta. Il numero 14, soprattutto ieri, è sembrato predicare nel deserto. In un Milan, tradito anche da una serata storta del capitano, l’ultimo ad ammainare è proprio il francese. Con la palla tra i piedi può migliorare, ma piano piano la fiducia nell’effettuare verticalizzazioni per Suso come ad inizio ripresa, o gestire meglio un contropiede come nel primo tempo quando si è presentato al limite dell’area, arriverà. Chissà che allora Gattuso non gli affianchi Biglia, abile a rendere più fluido il giro palla. Il tecnico potrebbe concedere un turno di riposo ad un Kessie stanco e nervoso: a questo Diavolo servono come non mai le geometrie di Biglia e i muscoli di Bakayoko.

RISCATTO- Difficile che il Chelsea scenda a patti per uno sconto sul riscatto, alla luce delle prestazioni in ascesa del francese. Però giorno dopo giorno sembra sempre più improbabile come il Milan possa privarsi di un giocatore così determinante e con grandi prospettive. Quindi il messaggio è chiaro: riscattatelo subito. Serviranno dei sacrifici, ok. Ma uno così non possiamo lasciarlo scappare. Ha promesso di riportare a San Siro la musichetta della Champions: ogni promessa è debito.

This post was last modified on 18 Marzo 2019 - 15:56

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redazione