RASSEGNA STAMPA/ Milan, la Champions a tutti i costi. Gattuso cambia: fuori Kessie, dentro Biglia

Dopo la sosta per le Nazionali, il Milan torna in campo a Marassi contro la Sampdoria. A Genova sarà una partita cruciale: i rossoneri si giocano un pezzo di Champions e devono riscattare la sconfitta nel derby. Anche Gattuso è in discussione: il tecnico non si sente stabile e proverà a meritarsi la riconferma in queste ultime 10 partite. Antonio Conte, come riporta il Corriere dello Sport, resta sempre in agguato.

CHAMPIONS SIGNIFICA RICAVI

Il ritorno in Champions League è fondamentale per 3 partite: il mercato, la questione stadio e il Fair Play Finanziario. Senza gli introiti derivanti dalla Coppa, il Milan potrebbe avere problemi a garantire la permanenza dei big (Romagnoli e Donnarumma su tutti) che potrebbero essere sacrificati per esigenze di bilancio. Oltre a rendere quasi improbabile il riscatto di Bakayoko. Anche gli altri giocatori come Calhanoglu e Suso con il Milan in Champions avrebbero il cartellino rivalutato, in caso di cessione. Sul fronte entrate, piace Everton del Gremio. Il club lo ha blindato con una clausola da 80 milioni, trattabile per la metà: un investimento irrealizzabile senza Coppa. Sulla questione stadio, il presidente Scaroni ieri ha tracciato la strada, affermando che la priorità è dotarsi di uno stadio nuovo e moderno, visitabile anche quando il Milan non giochi. Attualmente il Milan guadagna da San Siro 35 milioni, 15 in meno della Juventus, in quarto rispetto al Barcellona: il gap c’è e va colmato. Sul fronte FPF, i 50 milioni che verrebbero incassati in caso di qualificazione alla Champions aiuterebbero e non poco la mediazione con Nyon.

PAGA KESSIE, BIGLIA TORNA AL TIMONE

Biglia in, Kessie out. Curioso come l’avvicendamento riguardi i due protagonisti dello screzio avvenuto nel derby. L’argentino riprenderà il timone del centrocampo ed avrà al suo fianco Calhanoglu e Bakayoko stasera contro la Sampdoria. Kessie si è confrontato con Gattuso, saldando il conto con una multa salata: l’esclusione comunque non è legata a motivi disciplinari, ma all’esiguo tempo a disposizione per riprendersi dagli impegni con la Nazionale: non si tratta di una bocciatura, ma la panchina di stasera sarà utile anche per schiarirsi le idee.

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