Com’è strano il calcio. Esattamente un girone fa, l’Inter si aggiudicava il derby d’andata nel recupero. L’aveva deciso il “killer instinct” di Icardi a tramortire il Milan, tradito da un’uscita a vuoto di Gigio Donnarumma, non al primo svarione dopo un’annata altalenante.
PRIMA
Inter alle stelle, Milan al tappeto. I nerazzurri infilavano la sesta vittoria consecutiva, trascinati dal capitano. I detrattori dell’argentino, che gli contestavano una scarsa incidenza in ambito internazionale, sono stati ampiamente smentiti perché il 9 ha trascinato da solo l’Inter a suon di gol alla sua prima stagione in Champions League. Difficile immaginare un’Inter senza Icardi.
In casa Milan, si aprivano, invece, i processi per una gara inconsistente e remissiva. Sul banco degli imputati Gattuso e proprio Gigio Donnarumma. Anche i più accaniti sostenitori del portiere lo abbandonano, troppo grande lo smacco del derby perso. Molti chiedevano la cessione o il declassamento in favore di Reina. Difficile solo immaginarla una clamorosa rinascita.
DOPO
Accade che Gattuso non molla e continua a concedere fiducia al suo portiere: lo coccola, lo protegge e il numero 99, dopo diverse buone prestazioni con la Nazionale (nemmeno Mancini lo punisce), recupera sicurezza e sonno (aveva ammesso di aver avuto difficoltà a dormire per quell’errore). Rispetto al collega nerazzurro non è semplice trovare un momento che segni la sua svolta: probabilmente la parata su Lazovic in Milan-Genoa, che salva la panchina di Gattuso, è il primo riflesso del Gigio ritrovato e da lì parte la sua scalata. E finisce che Donnarumma, aiutato da una difesa quadrata, chiude la saracinesca e nel 2019 fare gol al Milan diventa un’impresa.
Il momento della frattura tra Inter e Icardi è più facile da individuare. Come un fulmine a ciel sereno, è bastato un tweet per togliere la fascia al bomber. Invero, il 2019 si era aperto nel peggiore dei modi per Mauro: indolente per una offerta contrattuale che non arriva, non incisivo, a secco per 7 partite. Dall’uscita a vuoto di Gigio, che aveva mandato in paradiso Icardi, alle uscite a vuoto della moglie-procuratrice il passo è stato fin troppo breve, ma crudele. Ora Icardi è un uomo solo, abbandonato dalla società e dai compagni. Tra un orgoglio ferito ed infortuni lamentati, probabilmente sarà un lento e tormentato addio quello che si consumerà in questi mesi.
Uno scenario semplicemente inimmaginabile solo un girone fa. L’altalena premia Gigio e affossa Icardi, ma anche il Milan si presenta zitto zitto davanti ai cugini. Si, chi l’avrebbe mai detto.
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This post was last modified on 14 Marzo 2019 - 08:22