Missione compiuta. Il Milan non sbaglia contro il Sassuolo, passa 1-0 e scavalca l’Inter al terzo posto dopo il ko nerazzurro di Cagliari. Una vittoria di cuore dettata dalla sofferenza e dal maggior cinismo della squadra di Gattuso, che alla fine del primo tempo trova il gol su un corner deviato in rete prima da Musacchio e poi da Lirola. La squadra di De Zerbi gioca meglio per larghi tratti, fallisce almeno quattro occasioni nitide nei primi 45’ andando anche in rete con Boga (l’ivoriano è in offside), ma non può nulla contro la compattezza difensiva del Milan, che nelle ultime quattro gare ha segnato 10 gol non subendone nessuno. Ora serve confermarsi a Verona contro il Chievo, poi il derby contro l’Inter che potrà valer molto in ottica Champions League. In palio c’è molto di più che i classici tre punti.
Non cambia Gattuso, che si affida alla formazione che finora gli ha dato i risultati più buoni: un 4-3-3 con davanti il trio Suso-Piatek-Calhanoglu. Stesso modulo ma con un ‘Falso 9’ quello scelto da De Zerbi, che schiera Djuricic al centro con Berardi e Boga esterni. Titolari in mezzo al campo anche il grande ex rossonero, Manuel Locatelli, e il possibile obiettivo del mercato estivo Stefano Sensi.
I rossoneri provano subito a far loro il match, ma il Sassuolo non concede spazi. Il ritmo è abbastanza compassato e nei primi 15 minuti si segnalano solo un debole tiro da fuori di Piatek e l’applauso, bellissimo, dedicato a Davide Astori al minuto 13 (numero del difensore) a un anno dalla sua scomparsa. Sarà la voglia di non sbagliare il sorpasso sull’Inter, sarà il gioco prolungato e tecnico del Sassuolo, ma i rossoneri subiscono per lunghi tratti le offensive neroverdi. Ed è uno strepitoso Donnarumma, al 21’, a salvare un gol già fatto di Djuricic: Lirola crossa basso dal limite dell’area destra, Romagnoli si addormenta in chiusura e viene anticipato dall’attaccante, il portiere si allunga e respinge a mano aperta. E non finisce qui, perché Lirola potrebbe comunque fare 1-0 su lancio di Locatelli, ma lo spagnolo non riesce ad agganciare il pallone davanti al portiere rossonero.
Il match si accende piano piano come prova anche a fare il Milan: prima Paquetá (27’) cicca la conclusione al volo dopo il cross deviato di Suso, poi Calhanoglu prende la barriera da punizione al 32’. Ma è il fantasista turco a procurarsi l’angolo da cui nasce il gol dell’1-0, bravo a saltare Demiral e ad arrivare sul fondo crossando perfettamente per la testa di Paquetá. Solo Lirola dice no deviando l’assist in angolo, ma proprio dal corner è l’autore sfortunato dell’autogol che dà il vantaggio al Diavolo: Suso mette in mezzo, Locatelli prova a spazzare ma prolunga in area piccola dove Musacchio spinge in rete con la deviazione decisiva del connazionale (il Var e l’arbitro Valeri convalidano il gol). Il Sassuolo, però, è una squadra che non muore mai e i pareggi sofferti di Inter e Lazio con la squadra emiliana lo dimostrano. Così nel finale la beffa dell’1-1 potrebbe arrivare due volte con Boga. Se prima l’ala ivoriana colpisce il palo esterno con un bolide di destro da fuori area, un minuto dopo il suo pallonetto che si spegne in rete è vanificato solo dalla sua posizione di fuorigioco di partenza. La punizione di Berardi da fuori area, parata con un po’ di sofferenza da Donnarumma, è l’ultimo brivido di un primo tempo giocato nettamente meglio dal Sassuolo, ma che vede un Milan più cinico in vantaggio.
Il Sassuolo riparte a tutto gas nel secondo tempo, convinto di poter far male al Milan. Al 53’ la palla persa di Piatek dà avvio a un’azione che finisce sui piedi di Djuricic, solo contro Donnarumma sulla sinistra: il tiro a giro sfiora il palo, ma l’attaccante è fermato in offside. Gattuso non si fida e con due centrocampisti su tre ammoniti (Bakayoko e Paquetà) decide di togliere l’ivoriano per dare più geometrie con Lucas Biglia. La svolta in positivo per i rossoneri arriva al 64’, quando Consigli fuori area viene scavalcato dal rimbalzo del pallone e superato da Piatek che poi cade subito dopo. Il Var conferma il tocco del portiere alla spalla del polacco: Sassuolo in 10 e Manganelli fuori per far posto a Pegolo. Da punizione Suso ci prova ma il tiro viene deviato in angolo. Con il passare dei minuti Gattuso dà un po’ di riposo a Paquetá inserendo Castillejo, mentre De Zerbi sceglie Matri al centro dell’attacco al posto di Djuricic. Al 75’ i rossoneri hanno l’occasione per chiuderla dopo la palla persa di Boga a centrocampo e lo scambio Piatek-Kessié: la puntata dell’ivoriano, però, è respinta da Pegolo. Kessié ha un’altra occasione d’oro anche all’84’ quando viene imbeccato da Cutrone (entrato per Piatek), ma arrivato in area fa il tacco a rientrare ‘alla Ronaldo’ su Demiral tirando a giro alto sopra la traversa. I cinque minuti di recupero non cambiano il risultato. Rodriguez, diffidato, si fa volontariamente ammonire ritardando una rimessa laterale per non rischiare di saltare la gara con l’Inter. Berardi ci prova a giro dai 30 metri da punizione, ma calcia alto sopra la traversa. Il tiro di Matri rimpallato da Romagnoli decreta la fine del match. Il Milan vola al terzo posto, ora la Champions è un sogno più concreto che mai.
MILAN-SASSUOLO 1-0
35’ aut. Lirola (S)
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko (56’ Biglia), Paquetà (72’ Castillejo); Suso, Piatek (83’ Cutrone), Calhanoglu. Allenatore: Gattuso
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Demiral, Ferrari, Peluso; Locatelli (63’ Bourabia), Magnanelli (68’ Pegolo), Sensi; Berardi, Djuricic (73’ Matri), Boga. Allenatore: De Zerbi
NOTE: Ammoniti Bakayoko (M), Paquetá (M), Rodriguez (M). Espulso Consigli al 67’ per fallo da ultimo uomo su Piatek.
ARBITRO: Valeri di Roma.
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This post was last modified on 2 Marzo 2019 - 23:58