La sfida contro il Chievo e le scelte tattiche, il derby in arrivo, l’esonero di Di Francesco e la Lazio di Inzaghi. Queste le parole della conferenza stampa di Gennaro Gattuso prima del match di Verona. I clivensi hanno pareggiato in casa della Roma e con Inter e Lazio: “Sarà una partita difficile – dice il tecnico – dobbiamo fare di tutto per vincerla. Non sarà facile. Seguo il Chievo, gioca un calcio che mettono in difficoltà, con spensieratezza. Dovremo stare attenti. Vanno rispettati, dobbiamo giocare bene e non sbagliare. Sono ultimi in classifica e non hanno nulla da perdere. Non è un caso che le altre squadre che lottano per la Champions hanno fatto difficoltà. Molte partite al 70′ il Chievo poteva vincerle 1 o 2-0“.
Sul possibile turnover e il possibile riposo di Rodriguez, Gattuso dice: “Se cambieremo qualcosa è perché quando fai 12-13 partite al massimo perdi energie mentali e fisiche. Quando si deve vincere per forza si spende di più. Avendo tanti giocatori a disposizione, bravi, che possono giocare tutti dal 1′. Bisogna dar loro una possibilità sennò la settimana diventa ‘piatta’ per chi non gioca“.
Lazio e Roma se la stanno giocando con il Milan. Per i giallorossi esonerato Di Francesco: “Eusebio ha allenato per tanto con grandi risultati in Serie A, mi dispiace per lui, ma cerco di pensare alla mia squadra. Devo mettere in condizione la squadra di esprimersi al massimo. Ranieri? Ha vinto un campionato con il Leicester e da quasi 30 anni allena in giro per il mondo: Spagna, Inghilterra, Francia. Anche se è avanti con l’età ha avuto il modo di far giocare differentemente le sue squadre“. “Per tutti i mesi che ho allenato il Milan abbiamo inseguito – continua il mister – penso che ora un qualcosa a livello mentale, di lettura delle partite ce l’abbiamo. Dobbiamo continuare a fare questo salto di qualità se vogliamo rimanere terzi“.
Sulla difesa del Milan e sui pochi gol realizzati bisogna sempre “analizzare le partite e a volte per non far correre a vuoto Piatek visto che lo andiamo spesso a cercare. Dobbiamo arrivarci con 2-3 passaggi, senza troppo verticalizzare. Valorizzarlo fa bene, ma non sempre. Ci sta che allunghi nella corsa, ma si può giocare anche palla a terra“. Suso è un po’ stanco, ma per Gattuso “non sta facendo fatica dal punto di vista fisico. Dovete sempre cercare di fare polemica: prima cercavate di criticare Calhanoglu, ora lui. Ho visto pochi calciatori che fanno 50-60 partite all’anno e si stancano. Suso ha perso 20-25 giorni non dando continuità all’allenamento, ma è un giocatore importante, che può farci fare il salto di qualità. Deve fare le due fasi, io non sono preoccupato“.
Caldara torna a Verona dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori per praticamente tutta la stagione, “vedremo se farlo giocare“, mentre molti allenatori a fine stagione potrebbero lasciare i propri club (Spalletti, Allegri ecc..): “Dobbiamo pensare a domani – dice il mister –. Io non penso al mio futuro, la cosa più importante è il futuro della società. Prossimo anno potrei essere in Arabia Saudita, in Spagna. Il mio percorso devo ancora dimostrarlo: a livello di media punti in Italia è buono, ma in Europa lascia a desiderare“. “Quando si indossa questa maglia qua si prova un po’ di tensione in più, ma è giusto così. Non mi accontento oggi di farmi dire solo che in fase difensiva non ci fanno gol. Per giocare in Europa vanno fatte bene entrambi le fasi. Ora devo fare il massimo e poi vedremo“.
Cosa ha più il Milan dell’Inter e delle romane?”Non lo so – prosegue Gattuso -. È importante recuperare le energie, non pensare agli altri. Io voglio dedicare il mio tempo alla mia squadra. Stare su non è facile, pensiamo partita per partita senza pensare che mancano 12 partite. Il Cagliari ha battuto l’Inter? Devo guardare in casa mia. Devo fare delle scelte, tenere l’equilibrio nello spogliatoio, tranquillo. Posso assicurare che non è facile. Non posso pensare ai problemi in casa degli altri”.
Il derby è vicino, ma per giocare la gara di Verona “non occorre pensare all’Inter. Prima il Chievo, poi i nerazzurri. Se le cose vanno male loro possono farci a fettine. Di facile non c’è nulla, da anni a questa parte facciamo fatica con le piccole. Bisogna pensare solo alle partite di domani“. C’è chi paragona la scuola-Milan a quella dell’Ajax: “Loro fanno bene da tanti anni. Sono superiori. I loro 2000-2001 giocano da protagonisti da un paio d’anni. Sono bravi. Prendiamo a modello come gioca l’Ajax, la sua costruzione di gioco. Fanno cose interessanti“.
Domani titolare sarà Laxalt, mentre su Calhanoglu “vedremo se domani giocherà. Gli è nata la figlia in questa settimana, è stata con lei e sua moglie. Valuterò“. Così come sarà per Biglia: “Ha giocato due spezzoni di partite. Anche per lui ci penserò“. Per quanto riguarda Zapata “gli mancano due blocchi di lavoro, se li passerà prossima settimana sarà disponibile e si allenerà in gruppo“.
La Lazio ha travolto la Roma sabato scorso: “Sapevo come giocava la Lazio, non c’era bisogno di vedere il derby. Conosco il valore della squadra di Simone Inzaghi. Sarà dura stare davanti“. “In questo momento, tutta la squadra è cresciuta a livello tecnico e caratteriale. Tanti ragazzi sono migliorati, dobbiamo continuare così, abbiamo ampi margini di miglioramento“. Infine, domani sarà Stepinski contro Piatek, due attaccanti polacchi a confronto. Sulla scuola calcistica polacca Gattuso conclude: “Non ci sono solo gli attaccanti, ma anche gli esterni offensivi. Certe volte dimentichiamo che ci sono 17-18 giocatori di nazionalità polacca in Italia, che hanno una grande cultura del lavoro e fanno poche chiacchiere. In nazionale hanno cambiato modo di giocare, vogliono sempre palleggiare. La cosa che mi piace di più è il modo di vivere questo sport, la loro grande disciplina“.
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