Il 21 marzo 1993 la punizione di Tino Asprilla mise fine all’imbattibilità del Milan, arrivato a 58 partite di fila senza mai perdere in campo. Il tiro del colombiano dal limite, a scavalcare la barriera, si infilò all’incrocio dei pali alla destra di Sebastiano Rossi. Una traiettoria felpata, morbida e silenziosa che permise al Parma di Nevio Scala di battere 1-0 i rossoneri a San Siro.
La squadra di Capello non perdeva dal 19 maggio 1991 a Bari (2-1). Alla fine del match venne comunque applaudita per l’impresa che avevano compiuto. Al termine della stagione per i rossoneri arrivò lo Scudetto mentre in Coppa Italia il Milan uscì in semifinale contro la Roma. La stagione fu macchiata anche dalla sconfitta nella contestata finale di Champions di Monaco di Baviera contro l’Olympique Marsiglia. I francesi vinsero 1-0 con il gol di Boli, ma a distanza di tempo si scoprì che vari calciatori avversari avevano assunto sostanze stupefacenti prima del match.
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