Il consolidamento del quarto posto passa dalle vittorie. Ma anche da una buona dose di calcoli in vista degli scontri diretti come quello di sabato prossimo a Bergamo, contro l’Atalanta. Per carità, prima è bene pensare a portare a casa il massimo bottino, allungando così su una concorrente per la qualificazione alla prossima Champions League. Se proprio, però, vogliamo fare due conti è bene sottolineare come la squadra di Rino Gattuso non potrà permettersi troppi risultati.
Con il risultato dell’andata a San Siro, lo scorso 23 settembre, il Milan non ha grandi opzioni per mettere in cassaforte un vantaggio negli scontri diretti coi bergamaschi. Finì 2-2, con reti di Higuain, Gomez, Bonaventura e Rigoni. Il che significa che, in caso di pareggio sabato a Bergamo, bisognerebbe almeno fare lo stesso risultato dell’andata per non essere indietro. Tutti calcoli che lasciano il tempo che trovano, ma che, intanto, mettono oggi il Milan in una posizione di vantaggio sulla Roma, avendo vinto 2-1 all’andata e pareggiato 1-1 al ritorno all’Olimpico. Per fare analoghe valutazioni nei confronti della Lazio, bisognerà attendere metà aprile per lo scontro diretto a Milano dopo l’1-1 dell’andata in casa della squadra di Simone Inzaghi.
Intanto, rispetto al girone d’andata oggi Gattuso può sorridere: ha perso Bonaventura, in grado di fare la differenza, ma ha guadagnato un bel Paquetà e sta per recuperare Biglia. Ma soprattutto il peso di Piatek, a segno quattro volte in tre partite tra campionato e Coppa Italia, è già tutt’altro film rispetto ai seppur buoni inizi di Higuain, alle prese oggi con una crisi nera al Chelsea. C’è tempo per preparare bene le sfide, senza impegni in Europa (a differenza di Lazio e Roma), per arrivare al primo snodo cruciale a fine mese con la semifinale d’andata di Coppa Italia contro i biancocelesti. Rispetto all’anno scorso, quando il Milan si qualificò in finale solo dopo la lotteria dei rigori, la squadra di Gattuso avrà il vantaggio di gestire al meglio il match dell’Olimpico per giocarsi tutto a San Siro al ritorno.