Se pareggiamo con le ultime, figuriamoci contro le grandi. Questo era il ritornello sotto le feste. Ostacoli quasi insormontabili quelli del mese appena trascorso. Gli impegni di Genova (per due) e contro il Napoli (per due) hanno smentito tutto. Infatti, il Milan ha dato grandi risposte nelle prime cinque partite (Juve compresa) e si appresta ad andare a Roma da favorito, alla luce del caos che si è creato attorno alla squadra di Di Francesco. O comunque se la giocherà ad armi pari, senza partire battuto in partenza, in un crocevia già delicato per la corsa al quarto posto.
Ma quanti rimpianti guardandosi alle spalle. La miseria dei 6 punti raccolti contro Torino, Bologna, Frosinone, Fiorentina, Spal, in un dicembre disastroso, faceva presagire il peggio. E il Milan invece stupisce tutti, con un gennaio da applausi. Batte la Samp in Coppa Italia contro una delle squadre più in forma del campionato, se la gioca alla pari contro la Juve in Supercoppa, piegandosi solo agli episodi. Poi batte fuori casa il Genoa in una gara ostica, evita il peggio contro il Napoli in campionato, uscendo a testa alta, e sfodera una grande prestazione contro i partenopei, continuando il cammino nella coppa nazionale. Saranno gli stimoli, ma la squadra ha dato il meglio sotto pressione e priva del suo uomo più rappresentativo, Higuain. Qualcosa si era visto nella partita in casa della Lazio, dove un Milan ridotto all’osso dagli infortuni, con una gara di grande sostanza e diligenza tattica, ha sfiorato il colpaccio. Indubbio come gli innesti prima di Paquetá e poi di Piatek, aggiunti alla crescita esponenziale di Bakayoko siano linfa vitale nel nuovo Milan versione 2019.
Tra le squadre di testa, il Milan è quella più in crescendo. L’anno scorso in questo momento la squadra diede la sterzata decisiva, iniziò a macinare salvo poi fermarsi verso aprile per stanchezza accumulata e dovuta ad una preparazione iniziata molto presto. Quest’anno non dovrebbero esserci cali, ecco che allora si potrebbe arrivare alla fine della corsa senza la lingua di fuori. Il morale è alto e c’è grande entusiasmo. Una situazione che apre a scenari e prospettive interessanti. Il passaggio in Coppa Italia potrebbe proiettare i rossoneri verso la seconda finale consecutiva e la terza Supercoppa in quattro anni. E il tabellone non può che far ingolosire gli uomini di Gattuso con Lazio, Atalanta e Fiorentina nel ruolo di antagoniste. Un titolo manca da Doha e alzare quella Coppa, spesso accarezzata in questi anni, ora diventa un obbligo.