Piatek spara a raffica, Paquetá comincia a far intravedere buone cose, le pretendenti al quarto posto – eccezion fatta per la Roma – si stanno pian piano sgretolando e la qualificazione in Champions – dopo le 3 vittorie consecutive – sembra sempre più raggiungibile: insomma, le cose per Gennaro Gattuso pare che si siano messe piuttosto bene. Non siamo qui a recitare la parte dei gufi del mal augurio, ma è d’uopo moderare l’entusiasmo.
Già, perché il copione assomiglia molto a quello visto lo scorso anno. Sia chiaro, le due stagioni non si possono lontanamente equiparare, ma quel che è certo è che febbraio, per mister Gattuso, è un mese importante. Proprio a febbraio infatti il Milan di Fassone e Mirabelli, capitanato da Leonardo Bonucci, cominciò la sua marcia, che lo portò ad inizio marzo a ridosso dell’Inter – in quel momento quarta in classifica – e lo vide qualificarsi in finale di Coppa Italia – battendo la Lazio ai rigori – e agli ottavi di Europa League. Il peggio arrivò proprio dopo: l’eliminazione dalla competizione europea e – di fatto – anche dalla rincorsa Champions, dopo la sconfitta dello Stadium contro la Juventus e una serie incomprensibile e inesorabile di pareggi, culminata con la sconfitta interna con il Benevento.
Dunque, Gennarino: occhio alla primavera! C’è da considerare – per completezza di analisi – che quest’anno non si tratta di rincorsa, bensì di difesa del posto, perché il quarto posto al momento è roba sua. E di conseguenza sarà diverso anche il dispendio psico-fisico. In più il Milan è già fuori dall’impegno europeo, che – seppur importante e non boicottabile per una squadra che ha un forte bisogno di riaffermarsi in ambito internazionale – disputandosi di giovedì, avrebbe potuto incidere negativamente sulle gambe di una rosa non troppo lunga in quanto a profili di qualità.
Il compito di Rino dunque – e sarà questa la stagione della (sua) verità – è quello di trovare continuità di risultati e costanza nel rendimento, cercando di non crollare sotto i primi caldi dei mesi di marzo e aprile, i quali attendono i rossoneri in due importanti test: il derby contro l’Inter e la semifinale (di ritorno) di Coppa Italia contro la Lazio. Ma non solo: anche e soprattutto in quello del consolidamento della quarta casella della classifica, che per il Diavolo significherebbe tornare nel su habitat naturale dopo cinque anni di lontananza.
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This post was last modified on 24 Febbraio 2019 - 16:29