Mario Beretta, responsabile del settore giovanile del Milan, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
Un primo bilancio: “Sono moderatamente soddisfatto anche se in poco tempo non è facile dare un’ impronta ben definita ma sono felice che la mia visione sia condivisa dalla società, Il focus è prima di tutto sull’individuo, occorre lavorare sulla qualità individuale dei giocatori. Lavoriamo su aspetti tecnici, tattici, mentali ed educativi. Senza l’educazione un giocatore non può dirsi formato“.
Sugli obiettivi e la difficoltà della primavera: “Dare almeno un giovane all’anno alla prima squadra, e il prossimo anno potrebbero esserci delle belle novità per qualche elemento della primavera. Il livello del vivaio è medio-alto anche se poi il livello caratteriale è fondamentale. La primavera è un gruppo giovane, dovevamo fare anche la seconda squadra ma con il cambio di proprietà è saltata“.
Sul rapporto con Leonardo, Maldini e Gattuso: “Li sento molto vicini. Gattuso in particolare è dentro la vita del settore giovanile ed è il nostro valore aggiunto perchè incarna lo spirito d’appartenenza. Ci confrontiamo spesso e lui stesso ha voluto incontrare tutti i tecnici del settore giovanile dando molti preziosi consigli, non è una cosa scontata“.