Semifinale di Coppa Italia, primo atto: Lazio e Milan non riescono a farsi del male a vicenda e rimandano tutto il discorso qualificazione al match di ritorno, in programma a San Siro il prossimo 24 aprile. Per il match dell’Olimpico Gattuso opera un moderato turnover, schierando dal primo minuto Laxalt e Borini al posto degli stakanovisti Rodriguez e Calhanoglu. Inzaghi – che deve rinunciare a mezza difesa tra squalifiche e infortuni – non rinuncia al suo 3-5-1-1 con Correa a supporto di Immobile.
PRIMO TEMPO – L’importanza della posta in palio, ed il fatto che la sfida si giochi sui 180 minuti, spinge le squadre a partire con accortezza ed infatti la prima vera occasione del match arriva al minuto 27, quando uno stop imperfetto di Romulo favorisce l’accorrente Immobile, che da ottima posizione calcia incredibilmente a lato. Passa un minuto e Gattuso è costretto ad operare il primo cambio forzato: Kessiè alza bandiera bianca per un problema alla coscia destra, lasciando spazio a Calhanoglu. Al 37° Milinkovic-Savic va alla stoccata con il destro, ed il pallone lambisce il palo alla destra di Donnarumma. E’ l’ultima occasione di una prima frazione decisamente appannaggio della Lazio, mentre il Milan è parso eccessivamente timoroso e col baricentro troppo basso per far male ai biancocelesti.
SECONDO TEMPO – La ripresa continua sullo stesso canovaccio del primo tempo, con la Lazio a fare la partita e a creare le occasioni più rilevanti: si registrano soprattutto quelle capitate sui piedi di Milinkovic-Savic, Correa e Romulo, tutte disinnescate da un attento Donnarumma. Ad un quarto d’ora dalla fine, Gattuso prova a dare una svegliata ai suoi, togliendo un inguardabile Suso per giocarsi la carta Castillejo, mentre Inzaghi avanza la trazione della sua squadra, inserendo Luis Alberto per Parolo. Al minuto 85, Gattuso manda in campo l’ex Biglia al posto di Paquetà e due minuti dopo, il Milan si affaccia dalle parti di Strakosha: la rovesciata di Borini diventa un cross per Piatek, che di testa manda però alto contrastato da un Acerbi che sul polacco ha messo in atto una marcatura ad uomo d’altri tempi. E’ l’ultima occasione del match: un Milan confusionario e evanescente riesce almeno a non perdere, ma a San Siro, considerando che eventuali gol della Lazio varrebbero doppio, servirà tutta un’altra prestazione.
This post was last modified on 26 Febbraio 2019 - 22:55