Chi l’avrebbe mai detto. Dal suo arrivo al Milan, Paquetá ha giocato da titolare otto partite su otto. Quelli che avevano dei dubbi sul suo adattamento ad un campionato difficile come quello italiano hanno subito dovuto ricredersi. Le sue prestazioni sono tanto di qualità quanto di quantità, condite da quel pizzico di “follia” tecnica che ai brasiliani proprio non si può togliere.
Dalle sue prestazioni ne ha tratto beneficio anche Calhanoglu. Il turco e il brasiliano fraseggiano e si scambiano spesso la posizione togliendo punti di riferimento agli avversari. Come riporta la Gazzetta dello Sport, dal momento dell’arrivo del numero 39, la corsia mancina è diventata una valida alternativa a quella destra. Questo fatto è saltato all’occhio proprio a Bergamo dove tutti e tre i gol rossoneri sono nati da quel lato del campo.
Il brasiliano ha dato al Milan un’altra fonte di gioco che dipendeva troppo dai piedi di Suso. Qualità e quantità, questo ha portato Paquetá ad un Milan che anche grazie ai suoi colpi sta tentando la fuga per conquistarsi la Champions League.