Quel gol arrivato a Bergamo, 22 giornate dopo l’ultimo realizzato nello scorso mese di maggio contro la Fiorentina, oltre a ribaltare l’esito della gara-Champions contro l’Atalanta potrebbe aver ribaltato la stagione di Hakan Calhanoglu.
Scrollatosi da dosso questo macigno, il turco è tornato subito decisivo anche come uomo assist, fornendo da calcio d’angolo a Piatek il pallone dell’1 a 3. Ma serve di più: contro l’Empoli – vista l’assenza di Suso per squalifica – Hakan dovrà giudare il Milan alla terza vittoria consegutiva.
Gattuso – suo grande estimatore – nonostante la stagione poco esaltante lo ha sempre difeso. Si è messo di traverso davanti all’ipotesi cessione al Lipsia a gennaio e lo ha aspettato, venendo comunque ripagato nell’impegno e nel sacrificio. L’ex Leverkusen infatti, pur non essendo un esterno, adempie a questo ruolo da un anno nel tridente rossonero. All’occorrenza si adatta anche come interno di centrocampo o mezzala (come succede quando si alterna con Paquetá dal suo approdo in Italia).
Domani Hakan avrà il compito di innescare Piatek, proseguendo sulla sua strada che lo vede con 53 occasioni create in Serie A (secondo solo a Suso con 63) uno dei migliori “inventori” nelle fila rossonere.
Se l’esame Empoli verrà brillantemente superato – sottoline La Gazzetta dello Sport – a sorridere saranno in due: Calhanoglu, che potrà guardare al futuro in rossonero con ottimismo (tacendo le voci di mercato) ed il Milan che affronterà la volata Champions con un leader in più.
SEGUI SPAZIOMILAN SU: FACEBOOK – TWITTER –INSTAGRAM