Era il 23 settembre quando Milan e Atalanta si affrontavano nella partita di andata, in un pomeriggio di fine estate. Da quel giorno è cambiato tutto o quasi, da ambo le parti. Anche gli obiettivi erano diversi: in pochi pensavano che l’Atalanta si sarebbe giocata l’accesso alla Champions League.
Il Milan giocava un buon calcio, salvo raccogliere troppo poco, per errori individuali, leggerezze e una difesa troppo penetrabile. Ora il Diavolo è una squadra più quadrata, subisce meno e oltre al modo di giocare, ha cambiato anche diversi uomini chiave. A fine settembre nessuno avrebbe scommesso che i trascinatori del Milan di oggi sarebbero stati il giovane bomber polacco del Genoa, un talento brasiliano del Flamengo e il francese proveniente dal Chelsea, che, appena si alzava dalla panchina, il pubblico riempiva di fischi. L’Atalanta non era in un buon periodo, Zapata non aveva ancora iniziato ad ingranare, Ilicic era in fase di convalescenza, mentre ora la Dea sta volando, tanto che dalle prime giornate ha recuperato 8 punti sul Milan.
Tra i marcatori dell’andata, oggi solo il Papu Gomez scenderà in campo: nelle fila rossonere Higuain ha salutato, mentre Bonaventura ha chiuso anzitempo la stagione per infortunio. Entrambi sono stati rimpiazzati dai due nuovi acquisti. C’è un Bakayoko in più al posto di Biglia e c’è una garanzia chiamata Donnarumma, lontano parente del portiere insicuro delle prime uscite. Per l’Atalanta, il gol del 2-2, arrivato nei momenti finali, portava la firma – l’ultima – di Rigoni. L’argentino, che aveva stregato i tifosi nel primo mese, si è perso, lasciando a gennaio, per tornare allo Zenit. Il pareggio momentaneo invece era arrivato con lo zampino del Papu Gomez, servito da Zapata: da quel momento in poi si sono scambiati i ruoli, col colombiano inarrestabile sotto porta e l’argentino tornato nei panni del rifinitore.
Sarà un nuovo Atalanta-Milan, con nuovi protagonisti, tutto da gustare.
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