Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da alcuni anni collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.
Gli uomini copertina della vittoria di ieri in Coppa Italia contro la Sampdoria sono certamente Patrick Cutrone (autore dei due gol che hanno “matato” i blucerchiati) e Pepe Reina, che soprattutto nei tempi regolamentari ha tenuto in piedi il match con alcune ottime parate. Tuttavia, all’indomani del match del “Ferraris”, è opportuno anche sottolineare la prova – silenziosa ma preziosa – di Cristian Zapata, che insieme ad Alessio Romagnoli ha annullato uno degli attaccati più pericolosi della Serie A, ossia Fabio Quagliarella.
Eppure, la stagione di Zapata non era iniziata nel migliore dei modi, dato che Gattuso gli preferiva senza appello la coppia Musacchio-Romagnoli. Basti pensare che nelle prime dieci di campionato, l’ex Udinese ha disputato una sola gara (all’ottava giornata contro il Chievo), venendo utilizzato per lo più in Europa League per far rifiatare i due titolari. Zapata, come suo solito, ha incassato in silenzio e senza fare alcuna polemica, e quando da inizio novembre Gattuso si è trovato costretto giocoforza a schierarlo costantemente per i tanti infortuni nel pacchetto arretrato, il centrale sudamericano si è fatto trovare pronto mettendo in scena prestazioni sempre di alto livello e fornendo la sua esperienza a servizio della causa milanista.
E’ soprattutto l’attenzione e la sicurezza mostrata in questi due mesi a meravigliare, in positivo: l’ex Udinese, infatti, non è mai stato considerato un difensore “scarso”, ma nel corso delle scorse annate mostrava non di rado preoccupanti cali di tensione, che lo portavano a compiere degli errori talvolta marchiani. Facendo gli scongiuri, per quest’anno non si sono ancora visti questi aspetti negativi, ed ora Zapata si candida ad una maglia da titolare anche per la Supercoppa Italiana contro la Juventus e, più in generale, per il resto della stagione, atteso che il Milan non interverrà sul mercato dei difensori e che per il rientro di Caldara serve ancora qualche mese.
A giugno, poi, si tireranno le somme, perchè Zapata è in scadenza di contratto e sta provando a meritarsi sul campo il rinnovo. Nella conferenza stampa di ieri post-Sampdoria, Gattuso ha usato parole al miele per il colombiano: “Zapata che sta giocando a grandissimi livelli, questo gli fa onore soprattutto considerando che è a scadenza. Oggi un difensore con quelle caratteristiche sul mercato non lo paghi meno di 40-50 milioni, non fosse per l’età“. Insomma, un “quarto difensore” con questa abnegazione e questo attaccamento alla maglia non lo si trova tanto facilmente: Leonardo lo sa e davanti al probabile miglior Zapata della carriera, il prolungamento sembra davvero vicino.