E’ stato come sempre un frenetico ultimo giorno di mercato quello che si è appena concluso ponendo fine alla sessione invernale ’18/’19. Un mese di gennaio che ha visto il Milan protagonista di cinque operazioni ufficiali, due in entrata e tre in uscita. Poichè il gong finale è già suonato, ora lo si può dire con certezza: quello rossonero è il club che ha speso di più a livello europeo, precedendo i tedeschi del Lipsia e gli inglesi del Bournemouth.
Merito, ovviamente, di Lucas Paquetà e Krzysztof Piatek, entrambi arrivati in rossonero per circa 35 milioni di euro. Il primo è stato un colpo ampiamente programmato dal ds rossonero Leonardo, che ha seguito il talento brasiliano per molti mesi durante la sua esperienza al Flamengo, e per sua stessa ammissione ha trattato lungamente con il giocatore, il suo entourage, la sua famiglia e chiaramente il club di Rio de Janeiro. E’ grazie a questo lavoro di anticipo che Leo ha potuto sbaragliare la concorrenza di tutti i top club europei interessati a lui.
Se qualcuno, invece, il primo gennaio avesse detto che il nuovo centravanti del Milan sarebbe stato l’allora capocannoniere della Serie A, probabilmente sarebbe stato preso per pazzo. Purtroppo (o per fortuna, visto il debutto di “Kris”) il prematuro e repentino naufragare della storia d’amore tra Gonzalo Higuain ed il Milan ha costretto Leonardo ad un’operazione che nessuno avrebbe ipotizzato dovesse essere fatta a gennaio. Il Pipita va al Chelsea, il ds rossonero si fionda su Piatek e lo porta a Milano, anche qui bruciando la concorrenza delle big italiane, Napoli su tutte.
Insomma, dentro due titolari – che già stanno dando ottimi frutti a Gattuso, in barba a chi parlava di “doveroso momento di adattamento” – e fuori uno, con le altre due operazioni di questo mercato che hanno riguardato due elementi ai margini della rosa di Ringhio, entrambi partiti per cercare più minutaggio altrove. Stiamo parlando di Stefan Simic ed Alen Halilovic, passati rispettivamente al Frosinone ed ai belgi dello Standard Liegi.
Per tirare le somme (e limitarci alla Prima Squadra, senza contare i tanti movimenti della Primavera), dopo 27 giorni di trattative il Milan si ritrova ancora con una rosa numericamente extralarge, con tanti esuberi rimasti sul groppone e soprattutto con un esterno offensivo mai arrivato. Ma tant’è, da questo istante tornerà a parlare solo il campo: è con questi uomini che Gattuso deve inseguire quel sogno misto a necessità chiamato Champions League…
This post was last modified on 31 Gennaio 2019 - 19:36