Prima della sosta il centrocampo era nettamente il reparto più a rischio del Milan: Calhanoglu adattato mezz’ala, Mauri unica riserva e i punti fermi Bakayoko e Kessie. Dopo le perdite di Bonaventura e Biglia e gli acciacchi di Bertolacci, insomma, se ne sono viste di tutti i colori: dai primi disastri di Bakayoko, alla scommessa Mauri, fino alla forzatura Calabria.
Eppure alla ripresa del campionato, forse, proprio il centrocampo sarà il reparto con più alternative. Già perché i due grandi rinforzi del gennaio rossonero sono diversi ma bazzicano tendenzialmente nella stessa zona. Il primo è Paquetà, trequartista per natura, esterno o (molto più probabilmente) mezz’ala nel Milan di Gattuso. Il secondo non proviene dal mercato, ma dall’infermeria: Lucas Biglia, che ha bruciato le tappe e dovrebbe esserci per il Genoa.
Bello, sì, ma qui sta il problema. Perché in mezzo al campo, oggi, Bakayoko è la vera forza di Gattuso. Per struttura, corsa e posizione. Ha trovato continuità di partite e prestazioni, quindi fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Che ora, peraltro, pure San Siro ha imparato ad apprezzare. Insomma toglierlo ora sarebbe illogico. Se non altro perché in una squadra che ha poche certezze rinunciare anche a una sola di queste diventa doppiamene complesso.
Sia chiaro, i problemi di abbondanza sono sempre ben accetti. L’intelligenza di Gattuso starà nel fare in modo che tutti percepiscano la sua fiducia. Che tutti e tre (Biglia, Bakayoko e Paquetà), posta l’imprescindibilità di Kessie, sentano di avere un ruolo in questo Milan.
This post was last modified on 7 Gennaio 2019 - 19:57