Tutto riconduce sempre ai nomi di Alvaro Morata e Krzysztof Piatek per sostituire Gonzalo Higuain in caso di una sempre più probabile partenza. Ogni trattativa, però, è al palo, innanzitutto perché il Milan deve giocarsi mercoledì la Supercoppa Italiana a Gedda contro la Juventus (parte in causa del domino sul Pipita). In subordine, resta da capire quali margini di manovra può permettersi Leonardo per non scombinare i parametri imposti dall’Uefa.
Ma i rossoneri non vogliono lasciar partire l’elemento più forte senza un pari sostituto in grado di buttarla dentro. C’è sempre Morata sullo sfondo, ma lo spagnolo è molto più vicino al ritorno in patria con destinazioni possibili Atletico Madrid o Siviglia. Si parla anche di Batshuayi, in ombra al Valencia. E c’è, appunto, l’interesse per Piatek, che potrebbe arrivare in cambio di Laxalt e soldi, ma fin qui Enrico Preziosi è stato piuttosto freddo sull’ipotesi di lasciar partire il bomber del Genoa a gennaio. Non solo. La quotazione è di 60 milioni, tanti, anzi troppi per quello che il Milan può permettersi oggi.
Infine, c’è sempre la suggestione chiamata Alexandre Pato, che può arrivare addirittura a parametro zero. Il Tianjin è commissariato, dopo l’arresto del presidente Shu. In questo caso c’è un problema legato alle tempistiche: due settimane per imbastire una trattativa con la Cina sembrano un po’ poche per chiudere entro il 31 gennaio.
This post was last modified on 14 Gennaio 2019 - 12:24