“Mi ispiro a Nesta e a Zidane” disse appena arrivato al Milan, in un’intervista ad un noto giornale sportivo, che gonfiò leggermente le sue parole. Alessio dopo 3 anni e mezzo in rossonero ha messo a tacere tutti gli scettici e a soli 24 anni è già capitano di un club glorioso come il Milan. Oggi si troverà di fronte proprio la sua ex squadra, dove impressionò Mihajlovic, tanto da portarlo a tutti i costi al Milan.
Dal suo approdo in rossonero ha cambiato diversi moduli, compagni, tecnici. Dopo un inizio senza eccellere, la sua crescita, specialmente dalla seconda parte della scorsa stagione, è stata esponenziale. Mancava di carisma e – grazie anche al periodo con Bonucci – ora la sua presenza è imprescindibile: i compagni di reparto sono tranquilli quando Alessio gioca. Elegante, sicuro, abile con i piedi, tatticamente impeccabile e con l’esperienza di quasi 150 partite in Serie A sul groppone, che non sono certo la normalità per un 24enne.
La faccia pulita e la serietà di Romagnoli sono la risposta migliore per cancellare colui che ha indossato la fascia lo scorso anno: i milanisti possono dormire sogni tranquilli. La società ha il mattone su cui edificare il Milan del futuro: niente non è. Caro Alessio, ti auguriamo di festeggiare mercoledì, alzando la prima di tante Coppe, te lo meriti.