Giornata di risposte e conferme quella di oggi a Milanello, dove Paolo Maldini e Leonardo – a margine della conferenza stampa pre Milan-Spal di Gennaro Gattuso – hanno incontrato la stampa in occasione di un meeting informale. Conferma del tecnico rossonero e mercato di riparazione i temi toccati dai due, passando dalle problematiche delle ultime gare dei rossoneri che hanno in qualche modo complicato gli obiettivi prefissati ad inizio stagione
Il direttore dell’area tecnica ha ribadito la fiducia nei confronti di Gattuso, nonostante le voci di un suo esonero in caso di mancato successo contro la SPAL circolate già nel post gara di Frosinone: “Gattuso è l’allenatore del Milan, non abbiamo mai pensato di cambiarlo – ha rassicurato -. Siamo sicuri che potrà fare bene, parliamo spesso con lui. Stiamo cercando di sistemare le cose, andando avanti come abbiamo progettato“.
“Non è nostra intenzione negare la situazione attuale – ha poi aggiunto – il Milan è partito in fretta, ora dovremo recuperare. Il pessimismo di cui parla Rino è una carica importante per questa squadra. È alla guida di una macchina ancora da aggiustare, ci vuole unione da parte di tutti. Il quarto posto resta il nostro obiettivo, nessun ultimatum a Gattuso. Dobbiamo arrivare tra i primi quattro e siamo lì. Abbiamo una squadra molto importante e valida con qualcosa ancora da aggiustare. Ci vuole solo cooperazione e collaborazione. Ci manca anche dell’emozione, il carattere e la giusta grinta“.
Leonardo, portavoce della dirigenza, non nasconde però dubbi e perplessità circa le ultime gare dei rossoneri: “Dobbiamo prendere delle decisioni e fare delle scelte. Oggi stiamo vivendo un momento delicato. Pareggiare con Bologna e Frosinone significa avere qualche cosa che non funziona. Ci vuole e ci aspettiamo anche un segnale da parte di tutta la squadra.
Dobbiamo tornare ad un livello alto, come ai vecchi tempi e lo faremo senza comprare 10 giocatori in corsa. Per questo, faremo delle scelte ben specifiche. Non potremo permetterci un mercato da protagonisti“.
Paolo Maldini ha invece tracciato un bilancio degli obiettivi concreti della squadra: “Non siamo partiti per vincere lo scudetto, questo lo sapevamo dall’inizio. Sogniamo il quarto posto e ci siamo. Al momento, siamo dentro i parametri. È un Milan che sta inseguendo la qualificazione alla prossima Champions League. Non siamo contenti per come sono andate queste ultime partite, ne abbiamo parlato in maniera chiara con tutti i giocatori.
Qualche alibi sicuramente c’è. Fare squadra è una cosa difficile, io e Leonardo siamo arrivati al Milan e abbiamo cercato di fare il possibile. Non abbiamo mai parlato della dirigenza precedente, perché conosciamo le difficoltà. Ci aspettavamo questo rendimento dei nuovi, Bakayoko è stata una sorpresa”.
L’ex numero tre del Milan ha poi tirato le somme del mercato estivo e anticipando alcune mosse relative a quello di riparazione: “Quest’estate abbiamo fatto un mercato di scambi, volevamo questi giocatori ma abbiamo investito ciò che avevamo a disposizione. L’ordinario non esiste, stiamo chiedendo di fare qualcosa di straordinario. Molti giocatori si adagiano troppo spesso, cercheremo di fare qualcosa in più. Non abbiamo mai messo in dubbio Higuain. Sono voci inesistenti quelle attorno a lui. Con noi ha sempre parlato in maniera chiara. Chi vuole restare, resta. Cerchiamo giocatori con la volontà di vestire la maglia del Milan. Non tratteniamo nessuno, è stata la prima cosa che abbiamo detto ai ragazzi. A gennaio non potremo fare grandi acquisti, dobbiamo rispettare le regole. Non dimentichiamoci di Paquetà. Abbiamo cercato di portare a termine la trattativa il prima possibile. Serve solo comprendere la situazione”.
Leonardo ha inoltre aggiunto: “Ci hanno detto che siamo bloccati. Il mercato di gennaio è già complicato di suo, vedremo di sfruttare le occasioni. Ci hanno detto che non avremmo potuto acquistare Paquetà. Invece l’abbiamo fatto. Ci hanno inviato una lettera, quindi dovremo stare attenti. Per quanto riguarda il mercato di quest’estate abbiamo fatto solo prestiti e scambi. L’unico investimento è stato Higuain”.
Infine i due, all’unisono, hanno lanciato un apello a tutto il mondo Milan: “Non possiamo mischiare la storia gloriosa del Milan con il momento attuale che stiamo vivendo. Noi ci arriveremo in Champions, magari tra qualche anno, ma ce la faremo. La Juventus ha fatto il nostro stesso percorso e ora sta vivendo di rendita. Stiamo cercando un’organizzazione interna che cominci a funzionare alla perfezione. Siamo in difficoltà da tanti anni, noi ce la metteremo tutta per tornare in alto. Questo, lo assicuriamo. Abbiamo fatto e faremo un mercato di opportunità. Con Paquetà avremo 30 giocatori in rosa. Ci vuole pazienza e basta. Oggi siamo in difficoltà per il Fair Play Finanziario. Anche Berlusconi avrebbe avuto problemi, ha condotto il Milan sul tetto del mondo, ma oggi è tutto più complicato. Il quarto posto è determinante, sì. Non stiamo godendo di premi dall’Europa League e questo peserà sicuramente. Faremo il possibile, ricordandoci che dovremo rientrare nei parametri entro il 2021“.
This post was last modified on 28 Dicembre 2018 - 17:45