Da Ibrahimovic a Quagliarella. Detta così, francamente, suona un po’ male. Ma in effetti, sfumato Ibra, il nuovo obiettivo del Milan si chiama Fabio Quagliarella. E a pensar bene, forse, non sarebbe nemmeno tanto male. Anzi, ecco perché sarebbe il tassello giusto.
1- ESPERIENZA CERCASI
Lo ha detto ieri Leo: questo Milan è alla ricerca di esperienza. Probabilmente faceva riferimento a Fabregas. Ma il concetto, in generale, resta pur sempre quello. Aldilà di giovani su cui scommettere, a Gattuso servono “vecchi” di cui fidarsi. E Fabio Quagliarella andrebbe esattamente in quella direzione. In questi anni di Samp, del resto, si è responsabilizzato parecchio. Insomma a Genova è diventato grande, non solo anagraficamente. E poi stiamo pur sempre parlando di uno che ha vinto tre Scudetti e due Supercoppe: con lo stesso ruolo, peraltro, che ricoprirebbe al Milan.
2- CERTEZZA GOL
Quando cerchi un attaccante cerchi uno che faccia gol: Quagliarella sa come si fa. Alla Samp ne ha fatti 42 in 102 partite. Più di uno ogni tre: una buona media, non una super media. Ma basta e avanza per questo Milan. Quest’anno ne ha fatti 8 in campionato: la somma di quelli di Higuain e Cutrone. E pensare che lui dovrebbe fare il terzo attaccante…
3- GRANDE OCCASIONE
A livello mentale sarebbe un’esperienza indubbiamente stimolante per un come lui. Dopo più di 100 presenze con la stessa maglia, a 5 anni dall’ultima volta in un top club, il Milan diventerebbe l’ultima grande occasione della sua carriera. E’ chiaro che come alla Juve qualche anno fa, non partirebbe per primo nelle gerarchie dell’attacco. Anzi, da ultimo arrivato sarebbe addirittura il terzo attaccante. Ma diversamente dalla Juve vincente di Conte, dove ritagliarsi uno spazio importante e costante era cosa piuttosto complessa, qui davanti ci sono Higuain e Cutrone. Un fenomeno che sta facendo tutto fuorché il fenomeno e un talento a cui manca soprattutto continuità di prestazioni. Insomma le chance le avrebbe, sta a lui scegliere se giocarsele.