Milan, la difesa cambia le sue gerarchie. E Caldara e Musacchio…

Mancano soltanto due partite al termine del girone di ritorno, che definiranno meglio gli obiettivi cui il Milan potrà puntare nella prima metà del 2019. Il quarto posto al momento dista soltanto un punto, ma laclassifica per l’Europa e molto corta ed ogni passo falso potrebbe causare  danni irreparabili per il resto della stagione. Ormai da 3 partite il Milan non riesce più a trovare la via del gol, con il reparto offensivo che latita ad ogni match, con Higuain inghiottito dalle ombre ed un Cutrone che risulta essere appannato e troppo carico di responsabilità. Paradossalmente, il reparto del Milan che sta trovando più sicurezze è quello difensivo, che ad inizio stagione sembrava potesse vacillare a causa delle scarse alternative e dei meccanismi del tutto nuovi da cucire addosso agli acquisti del mercato estivo.  La difesa sembra oggi aver cambiato le sue gerarchie e di ciò potrebbero fare le spese alcuni nomi importanti della rosa, tra i quali Musacchio ma soprattutto Caldara, uno dei più attesi di questa nuova annata.

IL SORPASSO

Una notizia che ha dell’incredibile – ma forse non troppo –è il sorpasso di Christian Zapata ai danni dell’argentino Musacchio e del neo-acquisto Mattia Caldara.  Il difensore colombiano si è ritrovato catapultato tra i titolari ad inizio Novembre, con Gattuso che è stato quasi costretto a schierarlo viste le pesanti assenze dei presunti titolari, cui si è aggiunta qualche settimana dopo anche quella di capitan Romagnoli.  Zapata però, ha dimostrato di non temere le responsabilità, sfoderando prestazioni di sicuro livello che hanno quasi chiuso con il lucchetto la retroguardia rossonera. Se è vero che nelle ultime partite il Milan non è riuscito ad andare in rete, è altrettanto vero come abbia subito soltanto 1 gol nelle ultime 3 giornate di campionato, dimostrando di avere una difesa solida e dalla personalità forte. Zapata è sempre stato uno dei migliori nelle ultime uscite rossonere, evitando quelle sbavature cui spesso ha abituato tutto l’ambiente.  Il colombiano è stato inizialmente schierato in una difesa a 3 sperimentale, per poi formare una coppia inedita in difesa assieme ad Abate, altra nota lieta di questo nuovo assetto della retroguardia rossonera.  Così, adesso, sembra veramente difficile che Gattuso possa togliere dal campo Zapata per inserire nel girone di ritorno Musacchio, il quale non ha dato le stesse garanzie del colombiano. Certo è, che quando Caldara tornerà a disposizione del mister, sarà necessario prendere delle scelte e chiarire definitivamente queste gerarchieche – ad oggi – sembrano essere cambiate.

.. DALLA CARENZA ALLA SOVRABBONDANZA

Ad inizio stagione ricorderemo tutti come il reparto arretrato sembrasse essere carente in quanto ad uomini, con Romagnoli e Caldara che idealmente avrebbero dovuto ricoprire il ruolo dei titolari. Già dall’infortunio del centrale italiano, lo scetticismo che ruotava attorno a Musacchio – primo sostituto tra i difensori – sembrava causare scetticismo nell’ambiente, soprattutto in funzione delle prestazioni poco convincenti dello scorso anno. Nella gara di ritorno col Betis infine, Musacchio si è infortunato e Zapata rimaneva l’unico giocatore di ruolo da impiegare. Ma se le aspettative sembravano grigie così non è stato, come abbiamo approfondito in precedenza. Tra due giornate il girone di andata si chiuderà, per poi ripartire a fine gennaio, mese in cui probabilmente i rossoneri ritroveranno a pieno regime sia l’argentino che Caldara.  Adesso il Milan sembra aver sovrabbondanza in difesa, poiché tutti i centrali a disposizione hanno dimostrato di valere una maglia da titolare, Abate compreso che ha alzato il livello delle sue prestazioni rispetto a quando veniva impiegato da terzino.  E pensare che ad inizio anno,ci si preoccupava di come impiegare tutti i giocatori offensivi, mentre ci si preoccupava della coperta corta in difesa..

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