Milan, dal malessere di Higuain all’idea Morata. Sarri: “Il Pipita è fantastico”. Gattuso: “Me lo tengo stretto”

A poche ore dal Natale, la bomba lanciata dal quotidiano inglese Daily Mail potrebbe rendere infernale il mercato invernale del Milan sia in entrata che in uscita. Preso in estate dalla Juve nello scambio che ha portato anche Mattia Caldara in rossonero e Leonardo Bonucci in bianconero, Gonzalo Higuain non è soddisfatto del suo club attuale e starebbe meditando l’addio per cercare altrove soddisfazioni. In Premier League, il suo ex allenatore al Napoli, Maurizio Sarri, lo aspetterebbe a braccia aperte e dato che il Milan è già abituato ai grandi scambi, chissà che Alvaro Morata possa arrivare a Milano sostituendo l’attaccante argentino. E proprio il tecnico toscano ha strizzato l’occhio al Pipita: “Mi piace molto – ha detto in conferenza stampa pre Leicester – è un giocatore fantastico e un uomo straordinarioma non voglio parlare di lui perché ho altri attaccanti al momento e Gonzalo sta giocando in un altro club”. 

Ma ci sono due ma: va ricordato che i rossoneri hanno da rispettare i rigidi paletti del Uefa sul Fair Play finanziario e nel caso la Juve (proprietaria del cartellino di Higuain) desse il via libera allo scambio ci sarebbe da rinegoziare con il Chelsea sulle cifre. Considerando che entrambi hanno uno stipendio simile (9,5 milioni guadagna il Pipita, 9 lo spagnolo ex Real), che Higuain è in prestito oneroso costato 18 milioni (con diritto di riscatto fissato a 36) e che Morata è stato pagato 80 milioni di euro dai Blues al Real Madrid, si creerebbe una maxi operazione economica che coinvolgerebbe tre squadre: il Milan, il Chelsea e, appunto, la Juve, con relativa rinegoziazione del diritto di riscatto. I rossoneri vorrebbero recuperare almeno una metà del prestito annuale del Pipita (9 dei 18 milioni totali), che potrebbero essere considerati come prima rata del pagamento definitivo di Morata. Poi ci sarebbe da definire un eventuale conguaglio a favore del Chelsea. Il tutto con sullo sfondo un’altra operazione sempre tra rossoneri e Blues: quella che potrebbe portare Cesc Fabregas a Milano, anche se di difficile realizzazione dato l’inserimento nelle ultime ore del Paris Saint-Germain che a fine stagione perderà quasi sicuramente Rabiot

A poche ore dalla sfida con la Fiorentina, però, Gattuso ha cercato di mettere a tacere i rumors di mercato in conferenza stampa: “A me Higuain piace molto – ha detto l’allenatore calabrese -. Il problema del gol che manca da sette partite? Il nostro problema non è lui. Dobbiamo mettere i nostri giocatori in condizione di giocare bene, perché ora c’è emergenza a centrocampo con i nostri che coprono il terreno ma non sono in grado di fornire palloni di qualità in avanti”. “È normale che a livello mentale Higuain soffra la mancanza dei gol e non sia in un momento positivo – ha proseguito il tecnico -. Non discutiamo di nessun altro aspetto, il nostro obiettivo è quello di aiutarlo a tornare al suo livello”.

“Contro il Bologna (match finito 0-0ndr) – aggiunge – abbiamo giocato un calcio scolastico ed è mancata la precisione nella fase finale”. Una partita giocata sottotono dai rossoneri, tanto che proprio Gattuso a fine match ha sostenuto come i suoi “hanno fatto solo il solletico alla difesa emiliana”. E come se non bastasse, con la Viola potrebbe pesare anche la doppia squalifica di Bakayoko (espulso per doppia ammonizione al Dall’Ara) e Kessié (ammonito, era diffidato prima del match).

A centrocampo, nel 4-3-3, titolare José Mauri mentre Montolivo finirà ancora in panchina nonostante l’infortunio al flessore di Bertolacci nell’allenamento di rifinitura. Per l’ex capitano continua la maledizione di una stagione fra panchina e tribuna. Calabria verrà spostato in mediana con Abate terzino destro. Ancora out Halilovic. L’altro titolare sarà ancora una volta Calhanoglu, reduce da prestazioni non esaltanti: “Ha giocato anche come centrocampista interno in Bundesliga, vediamo come va domani”, ha concluso Gattuso in conferenza per quanto riguarda il fantasista turco -. “Conti? È pronto a scendere in campo, sto solo aspettando di schierarlo e quando sarà il momento giusto giocherà. Il risultato contro la Fiorentina?Io penso positivo perché nonostante tutte le nostre difficoltà siamo in grado di riorganizzarci e sostenerci a vicenda, questo è ciò che mi tiene tranquillo”. 

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