Patrick Cutrone vive di Milan, di gol e di attaccamento a quei colori con i quali è cresciuto e si è affermato come calciatore. La giovane età del numero 63 rossonero viene spesso dimenticata o quantomeno tralasciata. Patrick ha solo 20 anni, nel pieno della crescita professionale quanto personale. Ha certamente bisogno di esempi da seguire, strade forse già spianate e il gioco è fatto.
PROTAGONISTA – Al Milan, al momento, ha già praticamente tutto. Una guida di nome Higuain, esempio di grandezza calcistica. Ha il suo spazio, quanto basta per incidere. Sopratutto, è fisso nel cuore di ogni tifoso rossonero. Nessuno ha dimenticato la passata stagione, le parole al miele per il suo Milan e sopratutto il fuoco negli occhi quando lotta per la squadra che ha sempre sostenuto e rappresentato. È un pupillo. Nascente. Ebbene sì, risulta forse inutile nascondere la non completezza tecnica e fisica del classe 1998. Nonostante Higuain, i pochi minuti e una crescita ancora da portare a termine, Cutrone sta spiccando per grinta, dedizione e passione. Un sentimento puro quello verso il calcio, un amore vero per il Milan.
NONOSTANTE HIGUAIN – L’entusiasmo per l’arrivo del Pipita avrebbe potuto mettere un punto alla storia di Patrick al Milan. L’entusiasmo alle stelle per il numero 9 milanista avrebbe potuto cancellare il giovane 63 dalla mente di ogni tifoso. Così non è stato. Patrick ha prontamente capito l’importanza di un bomber dal calibro di Higuain. L’ha accolto, come un vero padrone di casa. Ora, a distanza ormai di quattro di mesi, il padrone di casa sta rubando qualche segreto alla vera stella della squadra milanista. Con un’umiltà da veterano, Cutrone si è preso il suo posto, in silenzio e lavorando a testa bassa. Rispettando le gerarchie, sta conducendo una stagione di tutto rispetto. La stella della panchina, il fuoco in campo.
E CON IBRA? – Bhe, con Ibra dovremmo rimodulare l’analisi. O meglio, forse duplicarla. Con l’arrivo di un calciatore come Zlatan, Patrick scivolerebbe al terzo posto nella gerarchia dei centravanti. Certo, la sua crescita sarebbe supportata da due maestri del calcio, ma probabilmente lo spazio per lui si ridurrebbe ulteriormente. Per il bene del Milan, l’acquisto di Ibrahimovic vorrebbe dire tornare nel mondo delle big, direzione Champions League. Ibra o la crescita di una futura stella? Tornare ora tra le grandi o in futuro con un prodotto made in Milan?
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This post was last modified on 4 Dicembre 2018 - 10:24