Torna alla vittoria il Milan quattro gare di astinenza, di 3 punti e di gol. Anche se contro un’avversaria non irresistibile, la SPAL di Semplici, i rossoneri disputano una buona gara dal punto di vista del gioco e finalmente tornano a segnare. Ma quanti brividi dietro, soprattutto nel finale. L’importante però era fare risultato, per la classifica e per Gattuso: tutti contenti, ora si va a riposare. Queste le pagelle rossonere di Milan-SPAL:
DONNARUMMA 7 – Difficile valutare il numero 99 rossonero: oltre al gol subito – su cui non ha colpa alcune – non viene praticamente mai chiamato in causa. Fino al 93′, dove compie l’ennesimo miracolo di dicembre (e non sulla 34^ Strada, ma a San Siro, ancora). Provvidenziale.
ABATE 6 – Disputa un’ottima gara in fase difensiva, non commettendo errori. Spinge poco sulla fascia, ma si comporta da vero leader invitando i tifosi a non fischiare un Higuain in chiara difficoltà per tutto il primo tempo. (Dal 62′, CALABRIA 5.5 – Non incide, ma rischia di farlo – in negativo – perdendosi all’ultimo minuto Fares e rischiando di buttare al vento gli ennesimi punti in questo mese. Distratto).
ZAPATA 6.5 – Prova autorevole quella del colombiano. Sarà il timore di perdere il posto da titolare ai danni di Musacchio, sarà il ritorno al fianco del capitano, ma il numero 17 rossonero non sbaglia nulla e controlla con sicurezza tutte le ripartenze ferraresi.
ROMAGNOLI 6 – Meno brillante del solito la prova del capitano, che in occasione del gol di Petagna permette all’attaccante di girararsi comodamente e calciate a rete. Mezzo punto in più per la deviazione miracolosa che all’85’ mantiene in Milan in vantaggio.
RODRIGUEZ 5.5 – Poco da dire sul terzino svizzero: non commette chissà quali errori, ma in fase offensiva è un fantasma e raramente supera la sua metà campo. Spento.
KESSIE 5.5 – Lontano parente del centrocampista visto lo scorso anno, ma i chilometri nelle gambe si fanno sentire. Che la Befana e la sosta ci riportino un Kessie rimesso a nuovo.
BAKAYOKO 6.5 – Semplicemente mostruoso: domina il centrocampo recuperando palloni e favorendo le ripartenze rossonere. Peccato solamente per il gol fallito al 35′, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una partita (e un dicembre) da incorniciare.
CALHANOGLU 6 – Non una partita memorabile quella del numero 10 milanista, ma comunque si intravedono sprazzi di ripresa. Nel primo tempo è di fatto il fosforo della squadra; nella ripresa si perde un po’ e fallisce l’occasione per mettere fine ad un match che invece rimane in bilico fino al 94′.
SUSO 5 – Si fa espellere scioccamente, strappando di fatto il biglietto per Gedda. Una gara a luci e (più) ombre quella dello spagnolo, giustificato però dalle precarie condizioni fisiche. Ma l’ingenuità nel finale non si può tralasciare e avrà un peso rilevante per la Supercoppa Italiana.
HIGUAIN 6.5 – Riecco il Pipita! Stop sbagliati, tiri mosci e fischi di San Siro: questo il riassunto del primo tempo di Higuain. Poi il gol, che (ri)porta i 3 punti ai rossoneri dopo quattro partite, l’abbraccio con Gattuso e quello (figurato) con i tifosi. Che sia davvero la rinascita. (Dal 94′ BORINI S.V.).
CASTILLEJO 7 – Inviperito per tutti i primi 45′, realizza un gol di straordinaria importanza, con il Milan per l’ennesima volta costretto a rincorrere, in casa contro la SPAL. Nella ripresa si spegne e Gattuso gli preferisce Cutrone, per inserire un po’ di verve davanti.
(Dal 94′ CUTRONE 6 – Corre, incita, crea confusione: non brilla, ma contribuisce alla riscossa milanista).
All. GATTUSO 6 – Prepara una gara ordinata, rischiando Suso dal 1′ e preferendo ancora uno spento Calhanoglu a José Mauri. Il Milan gioca bene e subisce poco, anche se quando subisce trema. Rischia di pagare – ancora una volta – nel finale la scelta di proteggersi con Borini togliendo una punta. Supera la prova SPAL e si prepara a festeggiare la notte di San Silvestro con qualche fantasma in meno dietro la sua figura. Salvo.
This post was last modified on 30 Dicembre 2018 - 00:07